Dopo l’ennesima proposta ritenuta irricevibile dalle organizzazioni sindacali, anche a Bergamo prende il via lo stato di agitazione nel settore cartario-cartotecnico. La decisione arriva a seguito del sesto incontro per il rinnovo del contratto nazionale, nel quale le associazioni datoriali Assocarta e Assografici hanno avanzato un’offerta economica giudicata largamente insufficiente.
Nella nostra provincia il settore conta circa 1.500 addetti occupati in realtà importanti come Mondi Italia di Romano di Lombardia, Neodecortech di Filago, Cartiere Paolo Pigna di Alzano Lombardo e Zambaiti Parati di Albino.
«La proposta avanzata dalle controparti non recupera affatto il potere d’acquisto eroso dall’inflazione negli anni 2022 e 2023. Le lavoratrici e i lavoratori hanno garantito responsabilità e sacrificio, soprattutto durante la fase pandemica, e meritano un contratto che riconosca concretamente il loro impegno. Per questo chiediamo aumenti salariali adeguati, il riconoscimento pieno dell’indennità di ciclo continuo, un incremento reale per i turni notturni e un nuovo sistema di inquadramento professionale che valorizzi competenze ed esperienze, offrendo percorsi certi di crescita», dichiarano congiuntamente Tobia Perini (SLC CGIL Bergamo) e Antonino Campisi (UILCOM UIL Bergamo).
Lo stato di agitazione prevede il blocco delle flessibilità, dei cambi turno, della banca ore e degli straordinari. È inoltre proclamato un pacchetto di 16 ore di sciopero, da articolare in assenza di risposte soddisfacenti. Le assemblee nei luoghi di lavoro del territorio saranno avviate già nei prossimi giorni.