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Cassa integrazione di luglio 2024. In calo, ma sempre lontana la meta dei livelli pre-COVID

Netto rallentamento della cassa integrazione a luglio; ai minimi termini la cassa straordinaria. Calo in tutti i settori. Ancora lontana la meta dei livelli pre-COVID.

Anche a luglio netto calo delle ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS: 592.696 ore, il 41% in meno rispetto a milione di ore (1.006.296) autorizzato a giugno. Il 94% delle ore (557.994) è per la Cassa Ordinaria, mentre le 34.702 ore rimanenti (5,9%) sono per la Cassa straordinaria.

1cassa integrazione luglio2024

 

 OrdinariaStraordinariaDerogaTotaleDiff. mese precedente
novembre 2023989.1071.062.7582.051.865122,8%
dicembre 2023643.917476.4481.120.365-45,4%
gennaio 20241.035.277907.9901.943.26773,4%
febbraio 2024610.282621.5991.231.881-36,6%
marzo 2024914.616117.8211.032.437-16,2%
aprile 2024828.847811.6681.640.51558,9%
maggio 2024572.7561.082.6251.655.3810,9%
giugno 2024795.752210.5441.006.296-39,2%
luglio 2024557.99434.702592.696-41,1%

Il totale dei primi sette mesi (gennaio-luglio 2024) resta, comunque, ancora nettamente sopra i livelli pre-COVID. Infatti il totale delle ore autorizzate nello stesso periodo del 2020 fu di 1.596.221. La meta della normalizzazione è ancora lontana.

2cassa integrazione luglio2024

 

Il calo è generalizzato in tutti i settori; il settore trainante, nella nostra provincia, è quello della meccanica, con 307.104 ore autorizzate, al 90% per la cassa ordinaria. Seguono il settore chimico con 107.700 ore (il 18% del totale autorizzato) e il settore tessile con 78.176 ore (13,2%). Netto calo anche per l’edilizia con 33.422 ore autorizzate.
L’effettivo utilizzo delle ore autorizzate è sempre basso: 23,29% la cassa autorizzata e 18,40% per la CIGS.
Resta da rilevare che le organizzazioni sindacali di categoria segnalano che non vi sono particolari diversità rispetto ai mesi precedenti per quanto riguarda la quantità di accordi aziendali di cassa sottoscritti, pertanto è assai probabile che le oscillazioni mensili siano dovute più ai tempi di approvazione che all’effettivo andamento produttivo.

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