Un lavoratore del reparto IT di Siad Macchine Impianti, stabilimento cittadino di via San Bernardino, è stato licenziato con la motivazione della “soppressione della mansione” a seguito della riorganizzazione dell’ufficio a livello di gruppo.
Il licenziamento era avvenuto senza alcun preavviso: il dipendente era stato accompagnato ai cancelli e invitato a lasciare l’azienda.
Le RSU hanno chiesto un confronto, durante il quale Siad MI ha dichiarato di aver ritenuto il lavoratore “non in possesso delle competenze necessarie”, confermando la scelta e rifiutando l’ipotesi di ricollocamento interno.
“Il metodo usato è ingiutificabile. All’interno di un gruppo di queste dimensioni è legittimo aspettarsi una proposta di ricollocamento ma l’azienda ha rifiutato. Per questo motivo l’RSU Fiom CGIL, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, ha deciso di proseguire le agitazioni”, dichiara Gigi Rizzoli, Fiom CGIL Bergamo.
Dopo un’assemblea con due ore di sciopero a cui non sono seguite risposte positive dalla direzione, la mobilitazione continua: giovedì 4 dicembre, dalle 7.30 alle 9, è previsto un presidio davanti allo stabilimento con un’ora di sciopero.