In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebra ogni anno il 20 giugno, un ampio gruppo di associazioni e realtà del territorio – con il supporto del Comune di Bergamo, Assessorato alla Pace – promuove sabato 14 giugno, al Parco Goisis di Monterosso, un pomeriggio di iniziative aperte alla cittadinanza.
Dalle 15.30 alle 19.30, si alterneranno testimonianze di rifugiati, performance teatrali, giochi e laboratori per adulti e bambini. Un’occasione per raccontare le migrazioni dal punto di vista di chi le vive, combattere la narrazione distorta e costruire spazi concreti di incontro e scambio interculturale.
Il programma prevede:
- Ci siamo dimenticati la tenerezza, letture teatrali a cura di Silvia Briozzo, Fabrizio Plebani e Sebastijan Abdulah
- Testimonianze dirette di rifugiati provenienti da Afghanistan, Palestina (Gaza), Ucraina e Gambia
- Intervento di Mesa Popular sulla rotta balcanica
- Canti dell’emigrazione con il coro Pane e Guerra
- Esperienze di cittadinanza attiva con Community Matching e i Tutori di minori stranieri non accompagnati
Nel parco si terranno anche laboratori e giochi per tutte le età:
- REDIZI, un gioco di società alla scoperta dell’Africa
- Io sono te (Community Matching)
- Around the Wor(l)d (CAS – Cooperativa Ruah)
- Giochi senza frontiere (ResQ Scuola)
- The Game (ASCS Onlus)
- Storie migranti (Mediterranea)
- Alle 18.45 gran finale in musica con RAINBOW JAM, gruppo musicale multietnico.
Durante l’evento sarà possibile visitare mostre a tema e stand informativi delle realtà coinvolte. L’associazione Mesa Popular raccoglierà smartphone usati, power bank e buoni Decathlon, da destinare a persone in transito lungo la rotta balcanica.
“Nel solo mese di maggio sono arrivate in Italia via mare 7.178 persone – spiegano gli organizzatori – con un aumento del 9% rispetto ad aprile (6.578). Dall’inizio dell’anno si contano 22.971 arrivi, rispetto ai 21.113 dello stesso periodo del 2024.
Questi numeri mostrano chiaramente che non si tratta di un’emergenza, ma di una realtà strutturale, alla quale le istituzioni continuano a rispondere con approcci inadeguati, se non repressivi.
Le persone che arrivano attraversano guerre, persecuzioni, crisi ambientali e povertà. Hanno diritto a cercare una vita dignitosa. Con questa iniziativa vogliamo ridare voce a queste storie, promuovere una cultura dell’accoglienza e tenere viva l’attenzione pubblica.
Ogni vita persa in mare, ogni diritto negato, ogni muro innalzato è una sconfitta per tutti noi. Restare in silenzio significa essere complici. Non possiamo e non vogliamo voltarci dall’altra parte.”
Le organizzazioni promotrici: ACLI, Amnesty International, ASCS, CGIL, CISL, CIR, Community Matching, Coop. Ruah, Coordinamento SAI, Emergency, Fileo, Le Veglie contro le morti in mare, Medici senza Frontiere, Mediterranea, Mesa Popular, Pro Polis, ResQ, Rete della Pace, UIL, UNHCR e molte altre.