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Sicurezza a Orio al Serio, la Filt CGIL: “Struttura sovradimensionata, personale insufficiente”

Quanto accaduto martedì 8 luglio all’aeroporto di Orio al Serio è un fatto gravissimo, che impone una riflessione immediata sulle condizioni di sicurezza dello scalo.

Secondo quanto ricostruito, un uomo è riuscito a raggiungere la rampa – area ad accesso rigidamente controllato – e a entrare in contatto diretto con un aereo in fase di decollo, perdendo la vita. Un gesto drammatico, che solleva interrogativi seri sul funzionamento dei controlli.

“La struttura di Orio al Serio è ormai sovradimensionata rispetto alle reali capacità gestionali – dichiara Paolo Turani, segretario generale della FILT CGIL di Bergamo –. Il personale è insufficiente, e non viene messo nelle condizioni di garantire la sicurezza, soprattutto in situazioni straordinarie come quella di ieri. Una persona qualunque è riuscita, in pochi secondi, a raggiungere una zona che dovrebbe essere assolutamente interdetta, mettendo a rischio sé stesso, i passeggeri e chi lavora sulla rampa”.

Il problema non riguarda solo l’episodio di martedì. Da tempo segnaliamo la necessità di potenziare il presidio e la gestione della sicurezza in aeroporto, ma nulla è stato fatto. Nel frattempo, il traffico cresce, così come le pressioni su chi lavora.

“Il continuo ampliamento dello scalo – prosegue Turani – comporta ritmi e carichi di lavoro sempre più difficili da sostenere, in un contesto operativo che non chiude mai. Questo ha ricadute pesanti sul piano dello stress, della tenuta psicofisica e della sicurezza complessiva del lavoro.”

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