Dopo un lungo e complesso negoziato, è stata siglata l’intesa per il rinnovo del Contratto Nazionale delle Imprese di Pulizia, Servizi Integrati e Multiservizi. L’accordo, firmato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti con le associazioni datoriali Legacoop, Confcooperative, Agci Servizi e Unionservizi Confapi — che rappresentano circa il 70% delle imprese del settore — interessa circa 600 mila lavoratrici e lavoratori in tutta Italia, oltre 10 mila in provincia di Bergamo.
Il contratto avrà validità dal 1° giugno 2025 al 31 dicembre 2028 e prevede un aumento salariale a regime di 215 euro sui minimi tabellari, pari a un incremento del 16,6%. Per un lavoratore inquadrato al secondo livello, l’aumento complessivo ammonterà a 5.705 euro lungo tutto il periodo di vigenza. È stata confermata anche la clausola di adeguamento per l’inflazione 2025-2028 e il pieno recupero del potere d’acquisto perso tra il 2021 e il 2024.
Tra le altre novità dell’intesa: l’aumento dell’orario minimo per i part-time a 15 ore settimanali, il consolidamento automatico delle ore supplementari e un meccanismo di deterrenza per le aziende inadempienti che prevede l’incremento del 30% dell’orario individuale. Viene inoltre rafforzata la tutela per le donne vittime di violenza, con l’integrazione al 100% dell’indennità di congedo per ulteriori 90 giorni. Definiti infine un gruppo di lavoro per aggiornare la sfera di applicazione del contratto e l’obbligo di comunicazione preventiva per i periodi di comporto malattia.
Resta fuori dall’accordo Anip-Confindustria, unica associazione datoriale a non sottoscrivere il rinnovo dopo essersi sfilata dalle ultime fasi della trattativa. Una scelta che, denuncia la Filcams CGIL, rischia di alimentare disuguaglianze e dumping contrattuale nel settore.
«Questo è un settore in cui prevalgono lavoratrici donne e contratti part-time con orari molto ridotti — spiega Cristina Guerinoni, Filcams CGIL — per questo la nuova clausola sul consolidamento automatico delle ore è fondamentale, perché contrasta gli abusi che finiscono per penalizzare buste paga e diritti. Molto importante anche l’istituzione di una commissione che lavorerà sul perimetro contrattuale, ovvero sui settori e profili professionali a cui si applica il contratto multiservizi, per prevenire e contrastare pratiche di dumping contrattuale. Nella soddisfazione generale per il rinnovo, raggiunto peraltro a soli 5 mesi dalla scadenza, non possiamo però che giudicare inaccettabile la scelta di Anip-Confindustria, che rappresenta aziende rilevanti anche nella nostra provincia, come Dussmann».