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Rinnovato il contratto nazionale delle Telecomunicazioni. SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL Bergamo: “Un’intesa positiva per chi lavora in un settore in profonda trasformazione”

È stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale delle Telecomunicazioni, tra Asstel e le Segreterie nazionali di Slc CGIL, Fistel CISL e Uilcom UIL.

L’intesa riguarda oltre 120.000 lavoratrici e lavoratori in Italia, di cui circa 800 nella provincia di Bergamo, impiegati in aziende come Tim, Fibercop, Wind, Planetel e altri operatori del settore.

Il rinnovo interviene su un impianto complessivo che tocca diritti, classificazioni e retribuzioni, adeguando il contratto alla trasformazione digitale in corso e ai nuovi modelli organizzativi.

Sono previsti aumenti salariali complessivi di 298 euro nel triennio 2026-2028, l’incremento dei contributi a previdenza e sanità integrativa interamente a carico aziendale e nuove misure di welfare e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Un capitolo specifico è dedicato al settore CRM/BPO (customer care), dove più forti sono le pressioni delle gare al ribasso e il rischio di dumping contrattuale: viene rafforzata la tenuta salariale e contrattuale, offrendo una cornice stabile di riferimento per le lavoratrici e i lavoratori dei call center.

“Il rinnovo del contratto nazionale di lavoro delle Tlc è una buona notizia – dichiarano congiuntamente Slc CGIL, Fistel CISL e Uilcom UIL Bergamo – È una buona notizia per le lavoratrici e i lavoratori che avranno strumenti per difendere i loro diritti durante una fase di profonda ristrutturazione del settore. Questo contratto permette di difendere il reddito e di porre un argine chiaro ai contratti pirata nei call center. Ora le aziende imbocchino la strada dello sviluppo e il governo agisca con politiche industriali serie.”

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