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Presidio dei driver Esselunga a Pioltello: anche da Bergamo in piazza per rivendicare diritti e condizioni di lavoro dignitose

Questa mattina corrieri da Bergamo, Verona, Parma, Bologna, Monza e Milano hanno raggiunto la sede centrale di Esselunga a Pioltello per manifestare sotto la sede della committente. Lo sciopero, indetto a livello interregionale, arriva dopo la rottura della trattativa per il primo accordo nazionale di settore. La vertenza riguarda i lavoratori impiegati nella consegna a domicilio per conto di Esselunga attraverso le aziende in appalto Deliverit, B&V Logistics e Cap Delivery. Al centro del confronto, interrotto lo scorso 15 luglio, c’è il mancato riconoscimento di un’indennità adeguata per la consegna al piano, una mansione non prevista dal contratto ma ormai centrale nel lavoro quotidiano dei driver.

A Lallio lavorano circa cinquanta addetti, impegnati ogni giorno nelle consegne per conto di Esselunga in tutta la provincia. Anche da qui è partita una delegazione per partecipare alla giornata di protesta.

“Le tre aziende continuano a proporre soluzioni sbagliate e inaccettabili – commenta Pierluigi Costelli, FILT CGIL Bergamo –. All’ultimo tavolo hanno persino subordinato i 2 euro al giorno di indennità alla firma di accordi territoriali che prevedono la forfettizzazione dello straordinario. In pratica, si chiede ai lavoratori di rinunciare a tutele in cambio di una somma minima.”

Costelli sottolinea anche che il cosiddetto aumento di “2.000 euro”, spesso richiamato dalle aziende, non è frutto del confronto sindacale ma deriva dal rinnovo del contratto nazionale di categoria del dicembre 2024, e non sempre viene applicato correttamente.
Dal presidio di oggi arriva una richiesta chiara: riaprire il tavolo con proposte serie, in grado di affrontare temi come la sicurezza, il carico di lavoro, le condizioni dei mezzi e la parità di trattamento tra lavoratori.

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