Erano più di 300 i metalmeccanici bergamaschi che sotto le bandiere di FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL hanno sfilato per le vie centrali della città, per protestare contro il ritardo del rinnovo del contratto nazionale. Di nuovo in piazza, dunque, i lavoratori orobici dell’industria anche per puntare l’attenzione in generale sul mondo del lavoro e del precariato, degli appalti che abbassano il costo del lavoro e di conseguenza sul ridursi del potere di acquisto dei lavoratori. Salari dignitosi, diritti, stabilità e rispetto le istanze portate in piazza da lavoratori e lavoratrici questa mattina.
Tra piazza Pontida e piazza Dante il serpentone dei lavoratori ha scandito slogan e attirato l’attenzione e l’appoggio di molta parte della popolazione. Poi, al comizio finale i tre segretari delle categorie di CGIL CISL UIL sono avvicendati a alcuni delegati che hanno portato esperienze di fatica e stanchezza per una situazione di stallo che va a colpire fasce economicamente fragili e situazioni di precariato ancora troppo presenti.
“Dobbiamo riconquistare il tavolo della trattativa – hanno detto dal palco di piazza Dante Emanuele Fantini, Andrea Agazzi e Emilio Lollio . La chiusura del contratto è fondamentale per affrontare insieme il futuro. Nelle fabbriche c’è molta aspettativa sul rinnovo del contratto nazionale, ancor più dopo la pubblicazione dei dati che evidenziano e rimarcano come siano diminuiti i salari e il potere d’acquisto in Italia e come in Italia l’andamento delle retribuzioni sia il peggiore tra i paesi del G20. Chiediamo nuovi spazi di trattativa, la piattaforma che abbiamo presentato è stata approvata dal 98% dei lavoratori e da qui bisogna partire: non farlo è mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori, prima ancora che nei confronti delle organizzazioni sindacali”.
Adesione alla sciopero in alcune aziende della provincia:
- Brembo Curno montaggio 90%
- Evoca Valbrembo 100% in produzione linee ferme
- Exide Romano 90%
- Abb Dalmine 90% linee ferme
- Fonderie Mazzucconi e Ponte san Pietro Ambivere 95%
- Tenaris-Dalmine oltre 90% linee ferme
- Schneider Stezzano 85%
- Bianchi Vending 70%
- Alltub Cividate produzione ferma 90%
- Rono Locate oltre il 90%
- Ebrebosio 100%
- Tesmec operai 90%
- Marcegaglia 85%
- Walmec 80%
- Omefa 80% in produzione
- Regal 90% linee ferme
- Lucchini Lovere 75%