All’Istituto Italiano Edizioni Atlas (divisione a socio unico di Zanichelli Editore) di Bergamo è stato sottoscritto il primo accordo di secondo livello della storia aziendale. Un risultato reso possibile dall’elezione, lo scorso anno, della prima RSU – interamente CGIL – e da una tradizione di relazioni sindacali consolidate nel gruppo Zanichelli, di cui Atlas fa parte dal 2016.
L’azienda, che occupa 20 lavoratrici e lavoratori, opera a Bergamo dal 1949 ed è oggi un riferimento nazionale nell’editoria scolastica. Il 2025 segna inoltre una fase di riorganizzazione del gruppo Zanichelli, che ha assunto la forma di holding per rafforzare il proprio perimetro editoriale ed espandersi nel settore della ricerca e dell’innovazione con la nascita di ZNext.
L’accordo introduce la quattordicesima mensilità in sostituzione del precedente premio aziendale non normato e prevede nuove forme di flessibilità in ingresso e in uscita, con la possibilità di modulare l’orario mantenendo invariata la durata della giornata lavorativa. Sono state definite inoltre modalità organizzative che non sempre le aziende scelgono di condividere con il sindacato: la banca ore e i permessi retribuiti per le visite mediche (30 minuti aggiuntivi oltre al tempo della visita).
Dal punto di vista economico, l’accordo aumenta il valore dei ticket restaurant da 5,29 a 8 euro al giorno, introduce un importo aggiuntivo per le trasferte e riconosce agevolazioni per le lavoratrici e i lavoratori – e per i loro figli – nell’acquisto di libri Atlas e Zanichelli.
“Questa è la dimostrazione che quando il sindacato si radica in un’azienda e riesce a eleggere dei delegati, i risultati arrivano. Il grazie più grande va alle delegate e alle lavoratrici e ai lavoratori che le hanno sostenute” dichiara Tobia Perini, segretario SLC CGIL Bergamo.
L’accordo è stato presentato in assemblea ed è stato approvato all’unanimità dalle lavoratrici e dai lavoratori.