Il 22 luglio, a Roma, è stato firmato il testo definitivo del nuovo Contratto Collettivo Nazionale per le lavoratrici e i lavoratori in somministrazione. Parliamo di chi lavora per un’Agenzia per il Lavoro ed è impiegato presso aziende terze. Sono oltre 500 mila in tutta Italia le persone coinvolte da questo tipo di contratto.
Dopo la firma dell’ipotesi a febbraio, il contratto è stato approvato da oltre 16.000 persone in oltre 600 assemblee.
Cosa cambia davvero?
Ci sono novità concrete e significative:
- l’indennità di disponibilità da 800 a 1.000 euro (1.150 euro in caso di ricollocazione)
- aumenta del 20% il valore delle prestazioni offerte dalla bilateralità
- vengono introdotte nuove tutele sanitarie e specifiche misure per le donne vittime di violenza
- maggiore tutela per le donne in gravidanza anche quando non sono in missione
A Bergamo, nel 2024, le lavoratrici e i lavoratori somministrati sono stati in media 17.500. Un quarto ha un contratto a tempo indeterminato, il 45% lavora nel manifatturiero (in leggera diminuzione), mentre i numeri nei servizi restano stabili.
Più diritti, più continuità, più rappresentanza
“Il nuovo contratto garantisce piena retribuzione in gravidanza, anche in assenza di missione – sottolinea Francesco Chiesa, NIdiL CGIL Bergamo – questo è un passo avanti importante contro le discriminazioni che ancora troppe donne subiscono”.