A pochi giorni dalle assemblee e dallo sciopero della FILT-CGIL, il primo in assoluto proclamato e tenuto in un magazzino Amazon della provincia di Bergamo, Pierluigi Costelli della CGIL di Bergamo torna a parlare della situazione di quel sito.
“Quello di cui si è parlato in questi giorni, firmato dalla direzione Amazon con un’altra sigla sindacale, non è un accordo, ma un verbale di avvio di un percorso che non è nemmeno concluso (ed è previsto dal CCNL). Andrebbe sottolineato che riguarda solo 65 lavoratori sui 1.060 dipendenti diretti, a cui si aggiungono oltre 1.800 contratti in somministrazione attivati a Cividate nel 2023 (come riferito dall’azienda di recente al tavolo di contrattazione nazionale). Quindi, a venire coinvolta dal verbale è una piccolissima parte di persone al lavoro nel sito”, commenta il sindacalista.