Netto rallentamento della cassa integrazione a luglio; ai minimi termini la cassa straordinaria. Calo in tutti i settori. Ancora lontana la meta dei livelli pre-COVID.
Il 79% delle ore è per la cassa ordinaria. Forte crescita della cassa nell’edilizia. Non conosce crisi il settore alimentare.
Il 95% delle ore è per il settore manifatturiero. Diminuisce nell’edilizia. Resta basso l’effettivo utilizzo (“tiraggio”): 21% l’ordinaria, 14% la straordinaria.
Scende anche l’effettivo utilizzo (“tiraggio”): 19,21% l’ordinaria, 8,4% la straordinaria.
Tra le varie tipologie di reddito, quello da lavoro dipendente ha l'aumento inferiore, al di sotto del tasso di inflazione.
Disuguaglianze sociali: il reddito medio dello scaglione più alto (oltre i 120mila euro) è 51 volte più elevato del reddito medio dello scaglione più basso (tra 0 e 10mila euro - scaglione nel quale si trova il 20% dei contribuenti bergamaschi).
Disuguaglianze territoriali: nei 50 comuni bergamaschi con il reddito medio pro-capite più basso, 46 sono tutti in zone di montagna o di alta collina periferica.
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Se a livello nazionale le ore di cassa ordinaria scendono, a febbraio, del 17% rispetto a gennaio, nella nostra provincia il calo è del 41% (610.282 ore contro 1.035.277 di gennaio); analogamente per la cassa straordinaria: a livello nazionale il calo è del 27% mentre a livello provinciale è del 31, 5%; l’insieme delle tipologie di cassa integrazione (compresi Fondi di solidarietà e CIG deroga) vede a livello nazionale un calo del 5,3% mentre a livello provinciale il calo è del 36,6%.
Prestazioni per i dipendenti della piccola e media industria (Confapi) dei settori: chimico, tessile, alimentare, legno, costruzioni, grafico e cartotecnico.
Inizia male il 2024: a livello nazionale le ore di cassa integrazione autorizzate, a gennaio, dall’INPS sono risultate il 68,6% in più rispetto a quelle di dicembre 2023; a Bergamo l’aumento è stato di ben 5 punti più alto, il 73,4%. Come a livello nazionale, la crescita maggiore è per la cassa straordinaria (+90,6% mentre a livello nazionale l’aumento è stato addirittura del 219%).
La legge di Bilancio 2024 ha previsto una speciale decontribuzione per le madri lavoratrici dipendenti, di settori sia pubblici che privati, a tempo indeterminato e in apprendistato, che abbiano almeno due figli (anche in adozione o affidamento). L’incentivo è temporaneo.
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