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Continua l'emergenza dei medici di assistenza primaria

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Il caso dell’Ordinanza del Sindaco di Castione della Presolana e l’importante intervento del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci.
Solo una riorganizzazione del servizio che superi il modello degli ambulatori individuali potrà dare risposte risolutive.

A fine luglio l’ATS ha pubblicato l’ultimo elenco di Medici di assistenza primaria cessati dal servizio per superamento limite d’età (Delibera 675/2022) solo cinque medici tra febbraio e maggio 2022. Pochi: verrebbe da tirare un sospiro di sollievo, se non che, subito sotto appare la Delibera 676/2022 con un elenco di altri 11 medici cessati dal servizio nello stesso periodo, non per limiti di età ma per dimissioni. L’emergenza continua, quindi, anzi si aggrava col venir meno del servizio di continuità assistenziale diurna (CAD) e con la constatata inutilità del call center di ATS.


Da ultimo è sopravvenuta la decisione del Comune di Castione della Presolana di emettere una Ordinanza “contingibile ed urgente in materia di sanità pubblica” con la quale il Sindaco “ordina all’Azienda Sanitaria Territoriale di Bergamo … di riattivare il servizio di continuità assistenziale diurna entro 48 ore dall’emissione della presente ordinanza … di organizzare il servizio predetto per un minimo di sei ore al giorno dal lunedì al venerdì … di assicurare la continuità del servizio predetto sino a quando i medici di medicina generale cessati siano sostituiti con medici titolari”. Un’ordinanza eccezionale, dovuta anche al periodo estivo nel quale Castione, come molte altre località turistiche delle Valli Bergamasche, vede decuplicare le presenze. Una presa di posizione, quella di Castione, che potrebbe essere analogamente adottata da molti altri Sindaci nelle stesse condizioni.
Molto opportunamente il Consiglio di Rappresentanza di Sindaci è intervenuto per ricercare una situazione gestibile per dare risposta almeno alle situazioni più critiche caratterizzate da un’alta percentuale di “pazienti orfani”, cioè di cittadini senza medico di cure primarie. L’apertura urgente di “CAD ordinarie” è stata così concordata con ATS per alcuni Comuni. Oltre a Castione, anche Zogno, Serina, Treviglio, Levate e Palosco.
Trovare soluzioni risolutive a questa carenza di medici (e di altre figure professionali del servizio sanitario) non è certamente semplice. In attesa di nuovi laureati e specializzati l’unica soluzione che possa dare risultati davvero significativi è l’ampliamento della “medicina di gruppo”, cioè la costituzione di ambulatori con medici associati che possano, organizzandosi su turni e coordinandosi tra loro nell’assistenza ai pazienti, ampliare l’orario di apertura degli ambulatori e prendere in carico più pazienti. Una soluzione che sarebbe già prevista dalle norme del PNRR ma che fatica ad essere messa in pratica: in provincia di Bergamo, infatti, solo il 30% dei medici lavora in modalità associata. Continuare a lavorare secondo il vecchio modello del medico “condotto” significa anche perdere delle importanti opportunità: il PNRR finanzia, ad esempio, acquisti di attrezzature diagnostiche di primo livello (ecografi, strumenti per la telemedicina, …) utilizzabili negli ambulatori medici delle Case della Comunità. Un’opportunità persa se i medici resteranno fuori dalle Case della Comunità.
Infine è da sottolineare, in questa vicenda, l’importanza di una istituzione come il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, un’istituzione che dà voce in modo coordinato e responsabile ai bisogni delle realtà locali evitando che ogni Comune debba pensare per sé. Da sottolineare perché dalla recente Legge Regionale 22/2021 (la “riforma” della “riforma” della sanità lombarda) il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci è uscito indebolito. Il suo ruolo è invece fondamentale in una provincia, come la nostra, frammentata in 243 Comuni
Bergamo, 4 agosto 2022.
(or amb)

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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