Riaprono le scuole, ricominciano le lezioni e tornano le prestazioni riservate agli studenti figli di dipendenti di aziende artigiane che risultino regolarmente iscritte agli enti bilaterali del settore, WILA, il Welfare integrativo Lombardo dell’Artigianato, ed ELBA, l’Ente Lombardo Bilaterale dell’Artigianato.
Innanzitutto si prevede una Borsa di studio (WILA) di 500 euro per i figli dei dipendenti che abbiano ottenuto un diploma in una scuola secondaria di secondo grado o di 400 euro per chi proceda all’iscrizione, in corso, al secondo anno di università. La domanda va presentata agli sportelli WILA entro la fine dell’anno solare (31/12) in cui si consegue il diploma di scuola secondaria di secondo grado, oppure entro la fine dell’anno solare (31/12) in cui si paga il MAV nel corso dell’anno ed entro il 28 febbraio dell’anno successivo nel caso in cui si paghi tra settembre e dicembre.
Per uno o più figli che frequentano le scuole superiori, poi, è possibile richiedere un Contributo per i libri di testo (ELBA) al massimo di 200 euro per l’acquisto dei libri scolastici.
La domanda va presentata dal 1° settembre 2021 entro e non oltre il 31 gennaio 2022 per acquisti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.
Per i figli più piccoli (da 0 a 3 anni) c’è una prestazione specifica: è prevista l’erogazione di una indennità che copra parte della Retta per l’asilo nido (WILA) pubblico o privato legalmente riconosciuto. Si tratta di un contributo di 700 euro per le famiglie monoparentali e di 500 euro per gli altri nuclei famigliari. È possibile presentare richiesta della prestazione per più figli.
“Ancora una volta invitiamo i lavoratori dipendenti di aziende artigiane a verificare con attenzione, anche con il nostro aiuto, che l’azienda presso cui lavorano sia regolarmente iscritta agli enti bilaterali: con la ripresa dell’anno scolastico tornano le prestazioni a loro dedicate, per sostenere economicamente i figli nel percorso scolastico” ha detto oggi Mauro Rossi del Dipartimento Artigiani della CGIL di Bergamo. “Si tratta di un diritto che sarebbe un peccato perdere solo perché non se ne conoscono i dettagli o perché l’azienda non è in regola con l’iscrizione. In entrambi i casi, il nostro Dipartimento Artigiani in CGIL è pronto a dare una mano”.
In provincia di Bergamo le prestazioni di WILA ed ELBA riguardano oltre 26mila persone al lavoro in 6.500 imprese: nel settore metalmeccanico 17mila in 3.630 aziende, in quello tessile e dell’abbigliamento circa 2.750 persone in 464 imprese, 2.000 lavoratori nel settore del legno e dell’arredamento e 2.000 nei quasi mille fra negozi e centri di acconciatura ed estetica; circa 1.150 sono invece gli artigiani alimentaristi e oltre 1.180 quelli che lavorano in imprese artigiane chimiche, della gomma-plastica.