A un mese dalla chiusura dell’ufficio postale del quartiere di Monterosso a Bergamo, la CGIL provinciale segnala come le conseguenze della decisione di Poste Italiane “si stiano rivelando insostenibili, sia per i cittadini coinvolti ma anche per il personale dello sportello di via Pietro Ruggeri da Stabello”, verso cui confluiscono molti utenti del quartiere che ne è rimasto privo ed anche di quello di Redona.
“La situazione è particolarmente critica per le persone anziane e meno digitalizzate, che si recano nell’ufficio postale non solo per operazioni classiche come il pagamento dei bollettini, ma anche per ritirare raccomandate e pacchi” ha sottolineato Giacomo Pessina, segretario generale dello SPI-CGIL di Bergamo.
“Le lavoratrici dell’ufficio postale di via Pietro Ruggeri da Stabello, già impegnate nel garantire il normale servizio per il quartiere di Valtesse-Valverde, si trovano ora a dover gestire anche l’utenza proveniente da Monterosso e Redona” ha aggiunto Alessandro Esposito di SLC-CGIL provinciale, che segue appunto i dipendenti di Poste Italiane. “Attualmente, oltre alla direttrice, l’ufficio dispone di sole tre operatrici che devono far fronte a un’utenza notevolmente ampliata. Da quanto ho potuto osservare direttamente e attraverso numerose segnalazioni, si verificano code continue che si protraggono dall’apertura alla chiusura, con frequenti situazioni in cui le persone sono costrette ad aspettare all’esterno, lungo il marciapiede. Questa pressione costante ha generato episodi di tensione tra l’utenza e le operatrici, mettendo a rischio la qualità del servizio. In molti casi, le lavoratrici non riescono nemmeno a prendersi le pause necessarie, arrivando al punto di non poter soddisfare bisogni primari come quello di andare in bagno”.
“Riteniamo inaccettabile che una decisione unilaterale, presa senza adeguate valutazioni sull’impatto sociale, abbia portato a questa situazione” dichiarano insieme Pessina ed Esposito, che poi concludono con un appello: “Chiediamo, perciò, a Poste Italiane una revisione delle scelte organizzative, affinché si tenga conto delle esigenze dei quartieri coinvolti e si trovi una soluzione che permetta di distribuire meglio i carichi di lavoro. Inoltre, siamo a chiedere un immediato aumento del personale presso l’ufficio postale di via Pietro Ruggeri da Stabello, per garantire condizioni di lavoro dignitose e un servizio adeguato ai cittadini. La chiusura del presidio di Monterosso non può e non deve tradursi in un disservizio per i cittadini e in condizioni di lavoro non accettabili da parte di chi, ogni giorno, è impegnato a garantire un servizio essenziale”.