Pubblicati dall’ISTAT gli indici per la rivalutazione degli assegni di mantenimento (da versare nei casi di separazione, divorzio o di mantenimento dei figli e nell’adeguamento dei canoni di affitto e dell’assegno di inclusione). +0,8% l'indice di rivalutazione 2024 (dall’1 gennaio 2025 gli assegni del 2024 vanno rivalutati del +0,8%).
L’ISTAT ha pubblicato il 16 gennaio 2025 il Comunicato annuale relativo al costo della vita nell’anno precedente (indice medio annuale “FOI”, costo della vita per Famiglie di Operai e Impiegati, al netto dei tabacchi): per l’anno 2024 il valore medio annuo è del +0,8%. Il valore è calcolato dall’ISTAT facendo la media delle dodici variazioni mensili 2024 dell’indice FOI:
anno 2024
(variazione rispetto allo stesso mese del 2023)
gennaio +0,8
febbraio +0,7
marzo +1,2
aprile +0,8
maggio +0,8
giugno +0,8
luglio +1,1
agosto +0,8
settembre +0,6
ottobre +0,8
novembre +1,2
dicembre +1,1
Indice ISTAT
anno 2020: -0,3%
anno 2021: +1,9%
anno 2022: +8,1%
anno 2023: +5,4%
anno 2024: +0,8%
Le eventuali richieste di rivalutazione di precendenti anni non rivalutati si prescrivono dopo cinque anni
Il netto calo dell’indice annuale medio, dal 5,4% del 2023 allo 0,8% del 2024 è dovuto, secondo l’ISTAT, soprattutto alla “marcata discesa” dei beni energetici e degli alimentari.
Nel caso degli assegni di mantenimento (per separazione, divorzio, affitti o altro) gli importi mensili vanno AUMENTATI dello 0,8%. In pratica basta moltiplicare per 1,008 l’importo mensile del 2024.