Sono passati ottant’anni, era il 1944, il 1° di marzo, e nell’Italia occupata dai nazifascisti iniziava lo sciopero delle fabbriche nelle regioni del Nord. La mobilitazione sarebbe durata per una settimana. Anche in provincia di Bergamo si incrociavano le braccia, si fermavano i lavoratori della Dalmine, della Caproni e del canapificio di Fara d’Adda, rischiando moltissimo, la deportazione o la fucilazione.
Le proteste chiedevano la fine della guerra, l’aumento dei salari e più cibo. Nelle settimane successive la repressione dei fascisti e dei tedeschi sarebbe poi stata tremenda. Molte le operaie e gli operai arrestati e deportati in Germania, molti non sarebbero più tornati a casa.
Per ricordare e ripercorrere quell’anno, dallo scorso gennaio si sono tenuti diversi eventi: il lancio della mostra virtuale dal titolo “1944, l’anno della svolta” promossa dalla CGIL regionale e dall’Archivio del Lavoro di Sesto e – a Bergamo – da Biblioteca “Di Vittorio” CGIL e Isrec provinciali (visitabile a questo link: https://lavoroeresistenzainlombardia.it/) e i “Percorsi nella memoria” per le vie della città a ricordo delle operaie e degli operai rinchiusi nella caserma Montelungo, prima della deportazione in Germania. Il 26 giugno il calendario di proposte si è concluso con l’ultima tappa del percorso di riscoperta.
Foto di Gianfranco Rota
Alla Fondazione Dalmine di piazzale Leonardo da Vinci 3 a Dalmine si è tenuto l’incontro "Gli scioperi del 1944 in archivio", dedicato ai patrimoni documentari della fondazione e di Isrec e Biblioteca “Di Vittorio” della CGIL di Bergamo.
I numerosi partecipanti hanno ascoltato i dettagli dell’inquadramento storico del periodo, seguendo una bibliografia studiata, con titoli tutti a catalogo e dunque consultabili presso la Biblioteca “Di Vittorio” della CGIL. Hanno poi osservato gli eventi di quell’anno da una prospettiva femminile, con la presentazione di un podcast dal titolo “Insegnavano la guerra, volevamo la pace. Una storia di scioperi e donne antifasciste tra guerra e dopoguerra”, realizzato da Isrec Bergamo, Fondazione Memoria della Deportazione e Radio Popolare. Per riascoltarlo: https://www.radiopopolare.it/puntata/?ep=popolare-clip/clip_07_06_2024_23_00
Sono stati poi mostrati dal vero i documenti cartacei degli archivi, consultabili anche in formato digitale qui: https://lavoroeresistenzainlombardia.it/documenti/
Foto di Gianfranco Rota
“Gli scioperi del marzo 1944 hanno rappresentato una tappa fondamentale nella storia della Resistenza italiana. Come CGIL provinciale abbiamo avviato lo scorso gennaio un lavoro di ricerca su quegli avvenimenti insieme all’Isrec e alla Fondazione Dalmine” è tornata a spiegare, in occasione di questo evento conclusivo, Mara D’Arcangelo, responsabile della Biblioteca “Di Vittorio” della CGIL di Bergamo. “Il percorso di studio è stato svolto prima a livello bibliografico, per capire dove andare a cercare materiali nell’archivio Isrec. Abbiamo successivamente passato al vaglio le carte dell’archivio, in particolare il fondo Roberto Petrolini. Abbiamo infine chiesto la collaborazione dell’archivista di Fondazione Dalmine per il recupero di altri importanti documenti relativi a quell’anno per approfondire quanto accaduto nello storico stabilimento”.
Foto di Gianfranco Rota
Foto di Gianfranco Rota
Foto di Gianfranco Rota
Foto di Gianfranco Rota
Foto di Gianfranco Rota