Sono partiti in oltre sessanta martedì mattina presto, 21 marzo, su un bus e con mezzi propri, per unirsi al corteo di Libera a Milano in occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie”: anche un folto gruppo di sindacalisti di CGIL e CISL di Bergamo ha partecipato alla manifestazione organizzata “per catalizzare le energie di quanti vogliano impegnarsi per la costruzione di orizzonti di giustizia sociale, avverso le mafie e la corruzione”, come hanno scritto gli organizzatori.
“È possibile!” è lo slogan scelto per questa ventottesima edizione che ha avuto per parole d’ordine “pace, giustizia, verità, diritti, accoglienza e libertà”. La manifestazione, promossa oltre che da Libera anche da Avviso Pubblico in collaborazione con la Rai, si è svolta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e quest’anno ha avuto anche il patrocinio del Comune di Milano e di Regione Lombardia.
Il tradizionale corteo, aperto da don Luigi Ciotti, è partito alle nove del mattino da corso Venezia ed è giunto in Piazza del Duomo dove è cominciata la lettura dei nomi delle vittime di mafia. A seguire, l’intervento conclusivo del fondatore di Libera.
Tra i partecipanti c'erano anche il segretario della CGIL, Maurizio Landini, e Andrea Cucello, segretario confederale CISL.