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Motorizzazione, i sindacati: “Si va verso l’esternalizzazione delle revisioni dei veicoli pesanti”. Da febbraio blocco straordinari

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Niente più straordinari e nessuna disponibilità ad utilizzare i propri mezzi privati in orario di lavoro: così, anche a Bergamo, i dipendenti della Motorizzazione civile si mobilitano contro la “crescente erosione delle funzioni strategiche del pubblico a favore dei privati”.

Alle dipendenze della sede provinciale di via Martin Luther King 2 lavorano 41 persone. Con loro, il 12 e il 19 gennaio si sono tenute due assemblee in vista del presidio del 7 febbraio a Roma, di fronte all’ufficio centrale in via Nomentana. A innescare questa protesta, che ha portato al rilancio di uno stato di agitazione avviato a livello nazionale già in precedenza, è stata una circolare diffusa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 20 dicembre in materia di revisione periodica dei veicoli pesanti (DG MOT n.39957 del 20/12/2022).

“Se la revisione dei cosiddetti veicoli leggeri è privatizzata sin dalla fine degli anni Novanta, quella dei veicoli pesanti fino a un anno fa era condotta esclusivamente dai lavoratori delle Motorizzazioni, sia in sede che in centri esterni – in questo secondo caso, in conto privato, ma sempre sotto la gestione diretta della Motorizzazione” hanno spiegato Leopoldo Chiummo della FP-CGIL di Bergamo e Maria Rita Errante di UIL-PA provinciale. “A Bergamo i volumi sono alti: sono circa 25mila le revisioni annue, di cui 17.000 presso centri esterni”.

Una norma che recepisce la direttiva europea in materia ha successivamente previsto, però, l’introduzione di ispettori autorizzati privati. “Malgrado la norma europea contempli comunque la prevalenza del settore pubblico su quello privato in un ambito così delicato come il controllo dei mezzi pensanti, in Italia si è finito con l’aprire la strada al mercato privato, tra l’altro con tariffe molto più alte di quelle che applicano i lavoratori delle Motorizzazioni. Inoltre, se è vero che diversi uffici territoriali si trovano in carenza di personale, in alcuni territori, come quello di Bergamo, si è in forte recupero sia nel calendario degli esami di guida che, appunto, in quello della revisione dei mezzi pesanti. Insomma, senza un reale motivo si forza la mano per fare spazio a operatori privati”.

Per contrastare i contenuti della circolare di dicembre e per chiederne la sospensione o la modifica, sono state dunque proclamate diverse misure di mobilitazione: “Dal 1° febbraio niente più disponibilità ad eseguire prestazioni in orario straordinario in conto privato e dalla stessa data nessuna disponibilità nemmeno all’utilizzo del mezzo proprio per raggiungere la sede delle operazioni di revisione” proseguono i due sindacalisti. “Avvieremo una campagna informativa rivolta ai cittadini utenti per sensibilizzarli sulle disparità di costi finali conseguenti all’adozione della circolare di dicembre. Chiediamo inoltre una modifica, non più rinviabile, della Legge 870 del 1986 (Misure urgenti straordinarie per i servizi della Direzione generale della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione del Ministero dei trasporti) che riguarda tutte le operazioni esterne in contro privato. Riaffermiamo la centralità e la priorità del servizio pubblico in materia di revisione dei veicoli pesanti, al fine di assicurare uniformità di controlli ed effettività del diritto alla sicurezza sulle strade”.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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