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L'XI congresso del sindacato di commercio e servizi. Cambio alla guida della FILCAMS-CGIL, Pezzè prende il posto di Colleoni

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Confrontarsi, discutere, analizzare il lavoro degli ultimi quattro anni e cercare di capire verso quali obiettivi muoversi per gli anni che verranno: si è svolto il 19 dicembre nelle sale del Daste, in via Daste e Spalenga, l’XI congresso della FILCAMS-CGIL di Bergamo, il sindacato provinciale dei lavoratori del commercio e dei servizi.

A prendere il posto del segretario uscente Mario Colleoni, in scadenza di mandato, è Nicholas Pezzè, 31 anni, eletto poco fa dall’Assemblea generale con una larghissima maggioranza (solo 1 voto contrario).

Pezzè è entrato in CGIL nel 2015 per seguire un progetto dedicato ai lavoratori degli studi professionali per la FILCAMS-CGIL provinciale, settore rispetto al quale negli anni successivi ha collaborato anche con la categoria regionale. Tra il 2016 e il 2017 ha alternato la sua attività tra FILCAMS e Patronato e, dopo essere passato a tempo pieno in categoria, è diventato segretario organizzativo FILCAMS nel febbraio 2021.

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È stata eletta anche la nuova segreteria provinciale: ne fanno parte Cristina Guerinoni, funzionaria FILCAMS-CGIL di Bergamo, Simona De Martino, delegata di Op Oasi (Bonduelle) e Roberto Lazzari, delegato all’Esselunga di Curno.

Ai lavori è intervenuto Gianni Peracchi, segretario generale della CGIL di Bergamo. Ha portato i saluti dell’amministrazione comunale il vice sindaco Sergio Gandi.
Durante la sessione mattutina del congresso si è tenuta anche una tavola rotonda dal titolo “La grande trasformazione: quali prospettive per lavoro e diritti sociali?”. Dopo l’introduzione di Pezzè, hanno preso la parola Mario Colleoni, Marco Beretta, segretario generale della FILCAMS-CGIL di Milano e della segreteria di categoria per la Lombardia, e la sociologa Chiara Saraceno. Ha moderato la discussione la giornalista Daria Locatelli.

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Ringraziando per la fiducia che l’Assemblea generale ha riposto in lui, in chiusura di congresso il neoeletto Nicholas Pezzè ha dichiarato: “La nostra categoria sindacale proseguirà il percorso che in questi anni ha messo al centro il valore dell’impegno collettivo, attraverso i tanti delegati e le delegate che hanno contribuito a far crescere la FILCAMS. Con loro continueremo a condividere percorsi di formazione per valorizzare un pensiero politico e autonomo utile a un accrescimento culturale e personale. Continueremo anche a dare rappresentanza alle migliaia di lavoratori e lavoratrici che operano quotidianamente in settori caratterizzati da lavoro povero e precario. Dovremo, infine, prestare attenzione ai cambiamenti in atto, monitorando i processi d'innovazione presenti all'interno di alcuni contesti, affinché si possa garantire una buona occupazione”.

“Nel Paese dove negli ultimi vent’anni i salari sono cresciuti meno rispetto al resto d’Europa l’inflazione sta contribuendo ulteriormente ad aumentare le già forti diseguaglianze. Anche a Bergamo sempre più persone sono in difficoltà, purtroppo anche tra chi ha un’occupazione” ha detto il segretario uscente Mario Colleoni nella sua relazione introduttiva. “È un dato di fatto che osserviamo tutti i giorni, soprattutto per i lavoratori che operano nei settori tutelati dalla FILCAMS, cioè commercio, mense, pulizie, vigilanza e settori similari, dove spesso sono presenti contratti a part time, a meno di 9 euro all’ora. Nella nostra provincia più del 10% di coloro che lavorano è a rischio povertà e più del 20% ha uno stipendio inadeguato”.

Le cause non sono, tuttavia, da imputare solo alle basse retribuzioni: “Il rischio di povertà lavorativa è più marcato per i lavoratori stagionali, i lavoratori assunti con contratto a tempo parziale, nonché quelli autonomi, e aumenta notevolmente nei nuclei familiari con figli in cui c’è un solo percettore di reddito” ha proseguito Colleoni. “Altro grave problema che contribuisce alla povertà del lavoro è quello dei cosiddetti ‘contratti pirata’, ossia di quegli accordi stipulati da alcune imprese e rappresentanze sindacali ‘di comodo’ che in alcuni settori derogano in peggio ai minimi salariali previsti dalla contrattazione”.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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