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Perini nuovo segretario generale SLC-CGIL Bergamo. Prende il posto di Turani

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Cambio alla guida del sindacato dei lavoratori della comunicazione, delle aziende grafiche e cartarie, dei postali e di quelli di spettacolo e telecomunicazioni: il VII congresso della SLC-CGIL Bergamo, lunedì 19 dicembre, si è concluso con l’elezione di Tobia Perini alla carica di nuovo segretario generale provinciale di categoria (all’unanimità). Prende il posto di Paolo Turani, giunto in scadenza di mandato.

Perini, 39 anni, laureato in Scienze Politiche, da gennaio 2010 a giugno 2011 è stato collaboratore di Federconsumatori Bergamo. Dal luglio 2011 è stato funzionario FILT-CGIL dove ha seguito il comparto dell’autotrasporto e della cooperazione. Nell’ottobre 2016 è stato eletto segretario provinciale della FILT Bergamo con delega all’organizzazione.

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Hanno partecipato ai lavori Stefania Sorrentino, segretaria della SLC-CGIL Lombardia, e Gianni Peracchi e Angelo Chiari per la CGIL di Bergamo.
E' stata eletta anche la segreteria provinciale. Ne fanno parte Marisa Adobati di Poste Italiane, Daniele Palladini di Tim, Francesca Battista di Elcograf e Giovanni Sangalli di Boost.

Prendendo la parola dopo il voto, in chiusura dei lavori, Perini ha parlato di “sfide impegnative e gravose per i prossimi mesi, sia in termini di tenuta occupazionale che economica nei settori seguiti dalla SLC. Basti pensare a come il caro energia e il rialzo del prezzo delle materie prime abbiano influito negativamente sulle aziende della filiera della carta e della stampa. A proposito, poi, della costituzione della Rete Unica nazionale e della digitalizzazione del nostro Paese, se il governo pensa di procedere con lo ‘spezzatino’ di un asset strategico nel settore delle TLC come TIM, torneremo senza dubbio a far sentire la nostra voce, senza risparmiarci”.

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A proposito di Poste Italiane, poi, ha detto: “Si tratta di una rete di servizi sempre più orientata alla finanziarizzazione a discapito della sua mission originaria. Poste Italiane ha un ruolo fondamentale nella tenuta sociale del nostro Paese, sia in termini occupazionali che di servizi erogati per i cittadini, per questo è un patrimonio che va preservato”.
Infine ha ricordato l’appuntamento con Bergamo-Brescia Capitali della Cultura 2023: “Questo rappresenta per noi una grande occasione per accendere i riflettori sui lavoratori impegnati nei comparti della cultura e dello spettacolo, settori in cui vige una forte precarizzazione dei rapporti di lavoro, e i cui lavoratori hanno pagato un dazio salatissimo a causa dei due anni di pandemia”.

Il segretario uscente Paolo Turani, nella sua relazione, ha tratteggiato l’andamento dei settori seguiti dalla categoria in provincia di Bergamo.
“Sui segmenti più deboli del mercato della stampa l’effetto congiunto di pandemia più conflitto in Ucraina ha impresso un’accelerazione devastante alle varie crisi aziendali, rendendo sempre più complicata e stretta la nostra contrattazione. Tra il 2018 e il 2020 si sono succedute diverse operazioni acquisitive dei grossi gruppi, a cui sono seguite operazioni di fusione societaria. Oggi è sotto gli occhi di tutti come questa impostazione abbia avuto esiti marcatamente fallimentari e nel giro di soli due anni il quadro odierno è quello di un’involuzione industriale drammatica. Sto parlando, ovviamente, dei gruppi Boost ed Elcograf, che hanno messo insieme, da sole, nella provincia di Bergamo due realtà inizialmente con quasi 1700 addetti. I mancati aspetti d’innovazione industriale e le difficoltà finanziarie sono stati determinanti. Ora, per quanto ci riguarda, le due difficili partite restano da giocare nel campo della contrattazione, che per Elcograf ricomincia già domani, 20 dicembre, tanto per rendere l’idea della stringente necessità di tentare di governare queste situazioni. Inizieremo a valutare tipologia e durata degli ammortizzatori sociali a partire da gennaio e prosecuzione del piano di prepensionamento di tutte le fabbriche del territorio”.
A proposito di Tim, Turani ha dedicato un passaggio alla partita della rete unica definita “come ennesima occasione persa di preservare in modo virtuoso il controllo pubblico di un asset fondamentale e strategico per il Paese”.
Nell’altra importante azienda a rete, Poste Italiane, il segretario uscente ha riferito di “un profondo turnover generazionale che ha consentito la stabilizzazione di un gran numero di lavoratori, dando la possibilità soprattutto al lavoro a termine di radicarsi nel tempo indeterminato. Eppure questo non ha reso stabile e sufficiente la copertura organica del personale per una buona erogazione dei servizi, sia presso gli uffici postali che sul territorio attraverso le consegne. Ancora vediamo organici perennemente sottostimati e itineranti, a copertura delle normali carenze di gestione”.
Parlando poi del ruolo centrale dei delegati RSU, Turani ha ricordato che nei suoi otto anni di mandato da segretario generale “la parte più gratificante e autentica è stata il rapporto con voi delegati, un rapporto mai banale, a volte burrascoso, ma che oggi sento come elemento che è stato utile per arricchirmi di esperienze. Sono convinto che questo legame non debba essere dato mai per scontato, ma vada costantemente coltivato”.
Il segretario uscente ha, infine, annunciato che Bergamo ospiterà all’inizio di febbraio il Congresso della SLC-CGIL nazionale.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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