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Legge di Bilancio, in Lombardia venerdì sciopero generale. A Bergamo presidio in via Tasso alle ore 15.30

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Contro “una manovra che va cambiata perché colpisce i più poveri, premia gli evasori e non prevede piani né industriale né energetico”, CGIL e UIL nazionali hanno proclamato uno sciopero generale che per il territorio lombardo è previsto per venerdì 16 dicembre. La mobilitazione sarà di 4 ore, tranne che per il pubblico impiego, la scuola e i metalmeccanici, comparti nei quali sarà di 8 ore.

In ciascuna provincia la protesta si svolgerà seguendo modalità e orari articolati a livello locale. A Bergamo si terrà un presidio di fronte alla Prefettura di via Tasso venerdì a partire dalle ore 15.30. Una delegazione incontrerà il Prefetto.

Si scende dunque in piazza e per le strade di tutto il Paese per chiedere al Governo di modificare la legge di bilancio. “Il Governo non ci ha ascoltati e ha deciso di varare una legge finanziaria che colpisce i poveri” si legge in una nota sindacale regionale. “L’esecutivo sta scegliendo la strada sbagliata per affrontare i problemi concreti delle persone in carne ed ossa. Contrasteremo queste scelte con tutti i mezzi a nostra disposizione con l'obiettivo di far cambiare decisioni verso soluzioni adeguate a tutelare i soggetti relativamente più deboli, quelli che ormai da troppo tempo stanno pagando per intero gli effetti delle ripetute crisi”.

Ecco cosa chiedono CGIL e UIL:

Aumento dei salari
Va aumentato il netto in busta paga. Chiediamo la decontribuzione del reddito fino a 35.000 euro dal 2% al 5%. Vanno detassati gli aumenti previsti con i contratti nazionali.

Contrasto alla povertà
In un Paese in cui le persone in povertà assoluta sono cresciute oltre i 5 milioni, è sbagliato, per far cassa, annunciare il superamento del reddito di cittadinanza.

Contrasto all’evasione e fiscalità equa
No alla flat tax, sì alla progressività fiscale. I lavoratori dipendenti e i pensionati non possono essere tassati il doppio di coloro che hanno redditi tre volte superiori! No a condoni che favoriscono solo chi le tasse non le ha pagate. Serve far pagare chi ha ottenuto gli extra profitti.

Basta precarietà
No alla reintroduzione dei voucher, che rappresentano una vera e propria mercificazione del lavoro senza diritti e senza tutele.

Garanzia dei diritti universali
Servono risorse per il diritto all’istruzione, la sanità, i trasporti pubblici, i rinnovi contrattuali della scuola e del pubblico impiego.

Pensioni giuste
Vogliamo: l’uscita con 41 anni di contributi senza limiti di età, l’uscita flessibile a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, del lavoro di cura, della differenza di genere, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e povere. Serve ripristinare il meccanismo di indicizzazione delle pensioni per garantire la giusta rivalutazione.

Nuove politiche industriali ed energetiche
Servono investimenti per la trasformazione digitale e la riconversione verde, per prospettare un nuovo futuro per il Paese.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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