È solo Cassa Ordinaria; zero ore per le situazioni di crisi (la CIGS). Scende al 26% l’effettivo utilizzo. A breve l’obbligo formativo per i lavoratori in cassa straordinaria: una sfida importante.
2022 | Ordinaria | Straordinaria | Deroga | Totale |
gennaio | 323.733 | 326.447 | 235.636 | 885.816 |
febbraio | 262.426 | 143.942 | 26.663 | 433.031 |
marzo | 73.025 | 388.330 | 9.005 | 470.360 |
aprile | 288.723 | 215.311 | 2.914 | 506.948 |
maggio | 532.081 | 1.048.375 | 643 | 1.581.099 |
giugno | 110.022 | 82.783 | 640 | 193.099 |
luglio | 648.706 | - | - | 648.706 |
Nonostante le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS, a Bergamo, nel mese di luglio siano triplicate passando dalle 193.445 di giugno alle attuali 648.706 (+235,3%) il dato non è particolarmente preoccupante. Innanzitutto perché si tratta solo di cassa integrazione ordinaria (cioè l’ammortizzatore sociale concesso per situazioni momentanee e non strutturali di difficoltà) essendo che per la cassa straordinaria, cioè per situazioni di crisi e di ristrutturazione, non è stata autorizzata nessuna ora, e infine perché l’effettivo utilizzo delle ore autorizzate scende al 26%, cioè solo circa un’ora su quattro è poi utilizzata. Le richieste di cassa integrazione pare siano più una precauzione per il futuro che un bisogno per l’immediato. Per ora le richieste presentate sono giustificate da momentanei cali di fatturato non generalizzati e non si sentono ancora in modo diffuso gli effetti della allarmante situazione internazionale, dall’aumento dei costi energetici, alle difficoltà di reperimento delle materie prime.
C’è poi un’altra considerazione che porta a preoccuparsi più del futuro che del presente e sono i dati della serie cumulata gennaio/luglio:
TOTALE CASSA INTEGRAZIONE GENNAIO-LUGLIO. ANNO 2029=100 | ||||
settori industriali | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 |
legno | 100 | 3.994,31 | 1.398,52 | 350,51 |
alimentari | 100 | 8.384,15 | 9.513,87 | 139,66 |
metallurgiche | 100 | 2.696,34 | 2.210,48 | 407,43 |
meccaniche | 100 | 4.667,85 | 1.910,91 | 184,35 |
tessili | 100 | 493,90 | 344,62 | 163,66 |
abbigliamento | 100 | 2.197,25 | 2.276,74 | 406,79 |
chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche | 100 | 4.275,96 | 1.299,87 | 206,50 |
pelli, cuoio e calzature | 100 | 880,21 | 1.056,12 | 26,08 |
lavorazione minerali non metalliferi | 100 | 648,86 | 424,63 | 11,17 |
carta, stampa ed editoria | 100 | 6.487,68 | 8.923,79 | 2.479,09 |
installazione impianti per l'edilizia | 100 | 5.891,50 | 1.327,88 | 70,06 |
totale | 100 | 2.734,95 | 1.485,57 | 237,41 |
Se si pone pari a 100 il numero delle ore di cassa autorizzate nei primi sette mesi (gennaio/luglio) del 2019, l’indice totale cui si arriva a luglio 2022 è di 237,41; solo tre settori (pelli, minerali non metalliferi e impianti per l’edilizia) sono già scesi sotto il livello del 2019, ma è importante constatare che tutti i principali settori industriali della nostra provincia, quelli cioè con il più alto numero di addetti e di fatturato, restano sotto la media e alcuni, come il settore alimentare, sono vicini ai numeri pre-COVID dopo aver toccato picchi altissimi negli scorsi anni. Una conferma delle difficoltà perduranti è invece il settore Carta, stampa ed editoria che conferma un elevato e continuo ricorso alla cassa integrazione.
Sta per diventare operativa la norma (Legge di bilancio 2022) che prevede l’obbligatorietà di percorsi formativi per i lavoratori in cassa integrazione straordinaria: è bene cominciare a pensarci e a prevedere percorsi formativi mirati per dare opportunità di impiego e reimpiego ai lavoratori dei settori in crisi, evitando di disperdere risorse in attività formative di scarsa spendibilità occupazionale. Sarà una prima importante prova per i rinnovati Centri per l’Impiego della Provincia.