Per il quarto mese consecutivo le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS, per la provincia di Bergamo, sono in crescita, e a maggio in forte crescita, triplicando il dato di aprile.
A crescere è soprattutto la cassa straordinaria (1.048.375 ore) che rappresenta il 66% dell’1.581.099 in totale autorizzato contro il 34% della cassa ordinaria (532.081 ore). Una dinamica solo bergamasca, se si considera che a livello nazionale, sempre rispetto ad aprile, la cassa ordinaria cresce dell’11,3% mentre la cassa straordinaria cresce del 3,7%.
2022 | ORDINARIA |
STRAORDINARIA | DEROGA | TOTALE |
gennaio | 323.733 | 326.447 | 235.636 | 885.816 |
febbraio | 262.426 | 143.942 | 26.663 | 433.031 |
marzo | 73.025 | 388.330 | 9.005 | 470.360 |
aprile | 288.723 | 215.311 | 2.914 | 506.948 |
maggio | 532.081 | 1.048.375 | 643 | 1.581.099 |
INDUSTRIA |
COMMERCIO | EDILIZIA |
|
gennaio | 655.637 | 210.680 | 10.246 |
febbraio | 393.755 | 25.859 | 12.669 |
marzo | 401.443 | 54.743 | 12.249 |
aprile | 480.095 | 13.090 | 13.763 |
maggio | 1.479.253 | 83.760 | 18.086 |
È certamente l’industria il settore più colpito e, all’interno dell’industria soprattutto il settore tessile (641.811 ore, quasi tutte di cassa straordinaria) e il settore metallurgico (322.488 ore, tutte di cassa ordinaria). L’edilizia continua ad essere il settore meno colpito. I sindacati di categoria (FILCTEM e FIOM) escludono che questo picco sia da mettere in diretta connessione con la difficile situazione internazionale e con la conseguente difficoltà di reperimento delle materie prime: piuttosto la causa va ricercata nei processi di riorganizzazione interna, cioè in specifiche situazioni di alcune aziende. Non è un caso, quindi, che le ore di cassa straordinaria siano per l’80% motivate da riorganizzazione.
Che comunque non si sia di fronte solo a qualche caso isolato è evidente se si considera che anche i Fondi di solidarietà (per il settore artigianale, commerciale e dei servizi) sono più che raddoppiati: in Lombardia a fronte di 1.652.408 ore autorizzate ad aprile, si passa di colpo a 3.634563 autorizzate a maggio.
In un contesto profondamente diverso da quello del 2021 e soprattutto del 2020 ha poco senso consolarsi confrontando i dati dei primi 5 mesi dell’anno: di fronte ai 3,87 milioni di ore di quest’anno, stanno i 19,76 milioni di ore dello stesso periodo del 2021 e i 43,42 milioni di ore del 2020. Ma ora le sfide sono diverse.