Lavoro

Cassa integrazione dicembre e riepilogo 2021, non siamo fuori dal tunnel. Segni di rallentamento, ma siamo ancora lontani dai valori pre-COVID

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Nonostante il calo di dicembre (-27% rispetto a novembre) le ore autorizzate dall’INPS in provincia di Bergamo restano ancora molto lontane dai valori pre-COVID. Nel mese di dicembre, infatti, l’INPS ha autorizzato, per Bergamo, 1.178.485 ore di cassa integrazione: a partire dall’entrata in vigore del nuovo sistema di autorizzazione degli ammortizzatori sociali (il Jobs Act inizia a mostrare i suoi effetti da metà 2016) si ritrovano valori così alti solo in due occasioni e solo per cumulo di mensilità arretrate.

 1 cassa integrazione dicembre2021

Anche nel mese di dicembre, ancora una volta, è la cassa COVID (cioè la speciale causale della cassa Ordinaria) a prevalere nettamente, con  948.137 ore su 1.178.484 (cioè l’80%), mentre la Cassa Straordinaria è autorizzata per sole  82.760 ore (il 7%, tutto per riorganizzazione e zero ore per contratto di solidarietà); le rimanenti 147mila ore sono destinate alla cassa in deroga (12,5%).
L’83% delle ore autorizzate a dicembre sono state richieste dai settori industriali (975.924) il 5% dall’edilizia (56.698 ore) e il 12% dal commercio (142.893 ore). Tra i settori industriali è il comparto tessile a richiedere il massimo di ore, ben 433mila, molte di più di un comparto come i metalmeccanici (148.855) che conta su una base occupazionale assai maggiore.
Il grafico sul totale annuale degli anni 2015-2021 rende immediatamente l’idea della frattura rappresentata dal COVID:

2 cassa integrazione dicembre2021

 

Cassa integrazione Bergamo: totali annuali 2015-2021
  2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021
industria 18.451.616 12.593.470 6.052.302 2.446.788 3.604.769 71.500.074 33.000.852
edilizia 2.814.951 1.259.044 795.590 474.590 275.140 6.122.347 936.389
commercio 1.570.280 1.061.816 923.033 90.475 108.887 14.782.075 8.201.834

All’interno dell’industria, i vari comparti hanno registrato una diversa dinamica: fatto uguale a 100 il totale delle ore autorizzate nel 2017 (periodo pre-COVID in cui era a pieno regime la riforma degli ammortizzatori sociali Jobs Act) si mostra la variazione percentuale raggiunta:

3 cassa integrazione dicembre2021

 

Variazione % totale cassa annuale: anno 2017=100
settore 2017 2018 2019 2020 2021
carta, stampa ed editoria 100 389 21 14.276 9.650
trasporti e comunicazioni 100 2 - 28.785 8.971
alimentari 100 133 73 9.934 7.286
pelli, cuoio e calzature 100 8 397 5.775 4.497
metallurgiche 100 49 128 7.882 3.898
lavorazione minerali non metalliferi 100 296 201 4.622 2.423
tessili 100 277 214 3.309 2.245
abbigliamento 100 51 38 2.379 2.087
chimica, petrolch., gomma e materie plastiche 100 101 112 7.562 1.865
legno 100 24 3 5.368 1.494
macchine 100 16 25 2.251 731
installazione impianti per l'edilizia 100 78 43 3.294 504

 

Totale ore cassa integrazione anni 2017-2021
settore 2017 2018 2019 2020 2021 diff. 20-21
carta, stampa ed editoria 18.828 73.274 4.000 2.687.889 1.816.895 -32%
trasporti e comunicazioni 9.503 200 - 2.735.413 852.489 -69%
alimentari 7.786 10.358 5.716 773.434 567.281 -27%
pelli, cuoio e calzature 14.588 1.168 57.890 842.522 656.019 -22%
metallurgiche 54.332 26.685 69.590 4.282.408 2.117.974 -51%
lavorazione minerali non metalliferi 35.021 103.705 70.344 1.618.497 848.509 -48%
tessili 133.307 369.420 284.949 4.410.562 2.992.502 -32%
abbigliamento 105.924 54.513 39.839 2.519.524 2.210.465 -12%
chimica, petrolch., gomma e materie plastiche 117.667 119.253 131.470 8.897.908 2.194.238 -75%
legno 35.633 8.505 1.198 1.912.730 532.354 -72%
meccaniche 1.476.625 241.446 372.571 33.237.142 10.795.361 -68%
installazione impianti per l'edilizia 85.928 67.202 37.035 2.830.835 433.223 85%

Settori come Carta/Editoria o Trasporti raggiungono valori assai meno elevati che non categorie come Meccanici o Tessili, ma è importante rilevare come la crisi abbia avuto una incidenza significativamente maggiore, anche per gli effetti di cambiamenti nel mercato (informatica e internet hanno sconvolto il mondo dell’editoria) mentre nel settore dei trasporti (così come nel turismo e in genere nei servizi) è proprio la pandemia la causa delle difficoltà.
Non tutti i settori hanno, nel 2021, recuperato sul 2020 in una misura che possa giustificare l’ottimismo: i settori dell’abbigliamento (-12%), delle pelli e calzature (-22%), del tessile (-32%) hanno sì diminuito il ricorso alla cassa integrazione ma in misura certamente insufficiente. Così anche il settore dell’industria alimentare che vede nella Bergamasca alcuni importanti insediamenti: questi settori hanno dovuto ricorrere più volte alla cassa integrazione a rotazione, soprattutto come conseguenza della profonda crisi di alberghi, agriturismo, ristoranti, negozi, sebbene il settore sia un settore, sotto molti aspetti, fortemente produttivo e innovativo.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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