Un brusco scossone l’aumento delle ore autorizzate dall’INPS, a marzo, per la cassa integrazione straordinaria nella nostra provincia: erano 160.996 a febbraio e balzano a 465.995 a marzo (+189%).
Il fatto che a livello nazionale le ore autorizzate per la CIGS, nello stesso periodo, calino del 7,7%, lascia ritenere che, come spesso accade, queste variazioni siano dovute più ai tempi tecnici di autorizzazione (cumulo di decreti relativi a periodi più lunghi) che all’effettiva necessità di ricorso all’ammortizzatore sociale per quella specifica mensilità. Del resto, come accade normalmente, basta aspettare qualche mese per constatare che a livello nazionale il rimbalzo si manifesta con qualche mese di ritardo.
Il 99% (461.725) delle ore di CIGS, a marzo, sono state autorizzate per contratti di solidarietà: una notizia positiva perché non siamo di fronte ad un ammortizzatore al termine del quale ci saranno licenziamenti, bensì il rientro in produzione di tutti i lavoratori che hanno partecipato, a turno, alla riduzione d’orario prevista dal contratto di solidarietà.
Complessivamente le ore autorizzate sono state 1.037.200 (+62,5% rispetto a febbraio), per il 55% Cassa Ordinaria (571.205; +19,6% rispetto a febbraio) e per il 44,9% per la cassa straordinaria.
2022-2023 | Ordinaria | Sraordinaria | Deroga | Totale | Diff. mese |
settembre 2022 | 615.606 | 871.440 | 220 | 1.487.266 | 242% |
ottobre 2022 | 467.315 | 11.580 | 649 | 479.544 | -67,8% |
novembre 2022 | 858.969 | 478.833 | - | 1.337.802 | 179% |
dicembre 2022 | 533.383 | 603.625 | - | 1.137.008 | -15% |
gennaio 2023 | 567.382 | 159.624 | - | 727.006 | -36,1% |
febbraio 2023 | 477.467 | 160.996 | - | 638.463 | -12,2% |
marzo 2023 | 571.205 | 465.995 | - | 1.037.200 | 62,5% |
Prendendo in considerazione l’insieme dei primi tre mesi dell’anno, è evidente, come mostra il grafico, un sensibile aumento rispetto non solo al 2022 ma anche agli anni pre-COVID. Sono dati, però, che vanno letti con attenzione perché l’effettivo utilizzo delle ore autorizzate (il “tiraggio”) ha toccato il punto più basso: in media il 15,8% (22% per la cassa ordinaria e 11% per la straordinaria).
I° Trimestre (gennaio-marzo) | |||||
2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | |
ordinaria | 427.452 | 581.616 | 12.029.620 | 659.184 | 1.616.054 |
straordinaria | 370.663 | 274.907 | 1.184.505 | 858.719 | 786.615 |
deroga | 1.077 | - | 3.313.828 | 271.304 | - |
totale | 799.192 | 856.523 | 16.527.953 | 1.789.207 | 2.402.669 |
Riguardo ai settori produttivi, nel mese di marzo è praticamente solo l’industria ad aver fatto richiesta di cassa integrazione: 97% industria, 1,9% edilizia, 1,4% commercio.
Il milione di ore autorizzate per l’industria, per quasi un terzo (31,8%: 318.539 ore) riguarda il settore tessile; per il 18,2% (182.943 ore) il comparto meccanico; per il 16,3% (163.040 ore) carta, stampa, editoria; e il 13,9% (139.296 ore) per la chimica.
industria | edilizia | commercio | ||||
marzo 2023 | 1.002.498 | 96,7% | 19.763 | 1,9% | 14.939 | 1,4% |
Artigianato, Commercio e Servizi, più che alla cassa integrazione fanno però ricorso – specialmente per le aziende più piccole – ai Fondi di solidarietà per i quali, a marzo hanno visto un numero di ore autorizzate molto ridotto: 241.373 in totale per tutta la regione Lombardia.