Le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS nel mese di febbraio, a Bergamo, sono state 638.463, il 12,2% in meno rispetto alle 727.006 di gennaio.
Si tratta del terzo calo consecutivo, che riporta i valori a livelli di “normalità”. Seppure in lieve aumento rispetto a gennaio, le ore autorizzate per la cassa integrazione straordinaria (160.996) sono un quarto del totale, mentre i tre quarti sono per la cassa ordinaria (477.467). Per i quarto mese consecutivo nessuna ora autorizzata per la cassa in deroga. Il periodo positivo registrato dall’ISTAT e confermato, per la nostra provincia, dall’Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro, si riflette anche sullo scarso ricorso alla cassa integrazione.
La diminuzione riguarda tutti i settori produttivi: l’industria, rispetto al mese precedente, cala del 12%, l’edilizia, già a livelli bassissimi, cala di un ulteriore 14,8%, il commercio, dopo due mesi con zero ore sta ancora a livelli minimi con 2.300 ore autorizzate (praticamente nulla se si considera che Commercio e Servizi sono il primo settore per numero di addetti in provincia di Bergamo). Anche i Fondi di solidarietà – istituiti per le aziende prive di cassa integrazione, soprattutto dell’artigianato e dei servizi – calano, a livello regionale lombardo, del 33%.
Il quadro si può concludere con un ulteriore dato positivo: l’INPS ha pubblicato la percentuale dell’effettivo utilizzo delle ore autorizzate (il “tiraggio”) che scende, a fine 2022, al 27,74%. Cioè le aziende utilizzano meno un terzo delle ore di cassa che hanno richiesto, evidentemente più per cautelarsi che per reale necessità.
Un segno dissonante viene dai dati sulla disoccupazione, anche questi pubblicati oggi dall’INPS: in Lombardia le domande di disoccupazione presentate nel 2021 sono state 231.254 ma sono poi salite a 270.441 (+17%) nel 2022. Pur in un contesto positivo dal punto di vista occupazionale, l’elevatissimo numero di contratti a termine determina per molti lavoratori la necessità di ricorrere alla indennità NASPI tra un contratto e l’altro.
Sia l’ISTAT che l’Osservatorio Provinciale sottolineavano che i buoni risultati del 2022 riguardavano soprattutto la prima parte dell’anno, per poi calare dopo l’estate; un cambio di stagione che si è manifestato anche nell’aumento della disoccupazione.
2022 | Ordinaria |
Straordinaria | Deroga | Totale | Diff. Mese |
settembre 2022 | 615.606 | 871.440 | 220 | 1.487.266 | 242% |
ottobre 2022 | 467.315 | 11.580 | 649 | 479.544 | -67,8% |
novembre 2022 | 858.969 | 479.833 | - | 1.337.802 | 179% |
dicembre 2022 | 533.383 | 603.625 | - | 1.137.008 | -15% |
gennaio 2023 | 567.382 | 159.624 | - | 727.006 | -36,1% |
febbraio 2023 | 477.467 | 160.996 | - | 638.463 | -12,2% |