Lavoro

Cassa integrazione marzo 2023. A marzo cresce (+189%) la cassa integrazione straordinaria (contratti di solidarietà) ma cala ai minimi storici l’effettivo utilizzo delle ore autorizzate (15,88%)

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Un brusco scossone l’aumento delle ore autorizzate dall’INPS, a marzo, per la cassa integrazione straordinaria nella nostra provincia: erano 160.996 a febbraio e balzano a 465.995 a marzo (+189%).

Il fatto che a livello nazionale le ore autorizzate per la CIGS, nello stesso periodo, calino del 7,7%, lascia ritenere che, come spesso accade, queste variazioni siano dovute più ai tempi tecnici di autorizzazione (cumulo di decreti relativi a periodi più lunghi) che all’effettiva necessità di ricorso all’ammortizzatore sociale per quella specifica mensilità. Del resto, come accade normalmente, basta aspettare qualche mese per constatare che a livello nazionale il rimbalzo si manifesta con qualche mese di ritardo.
Il 99% (461.725) delle ore di CIGS, a marzo, sono state autorizzate per contratti di solidarietà: una notizia positiva perché non siamo di fronte ad un ammortizzatore al termine del quale ci saranno licenziamenti, bensì il rientro in produzione di tutti i lavoratori che hanno partecipato, a turno, alla riduzione d’orario prevista dal contratto di solidarietà.
Complessivamente le ore autorizzate sono state 1.037.200 (+62,5% rispetto a febbraio), per il 55% Cassa Ordinaria (571.205; +19,6% rispetto a febbraio) e per il 44,9% per la cassa straordinaria.

 

2022-2023 Ordinaria Sraordinaria Deroga Totale Diff. mese
settembre 2022  615.606  871.440  220  1.487.266  242%
ottobre 2022  467.315  11.580  649  479.544  -67,8%
novembre 2022  858.969  478.833  -  1.337.802  179%
dicembre 2022  533.383  603.625  -  1.137.008  -15%
gennaio 2023  567.382  159.624  -  727.006  -36,1%
febbraio 2023  477.467  160.996  -  638.463  -12,2%
marzo 2023  571.205  465.995  -  1.037.200  62,5%

 

Prendendo in considerazione l’insieme dei primi tre mesi dell’anno, è evidente, come mostra il grafico, un sensibile aumento rispetto non solo al 2022 ma anche agli anni pre-COVID. Sono dati, però, che vanno letti con attenzione perché l’effettivo utilizzo delle ore autorizzate (il “tiraggio”) ha toccato il punto più basso: in media il 15,8% (22% per la cassa ordinaria e 11% per la straordinaria).

2cassa integrazione marzo2023 

 

 I° Trimestre (gennaio-marzo)    
   2019 2020  2021  2022  2023
 ordinaria  427.452  581.616  12.029.620  659.184  1.616.054
 straordinaria  370.663  274.907  1.184.505  858.719  786.615
 deroga  1.077  -  3.313.828  271.304  -
 totale  799.192  856.523  16.527.953  1.789.207  2.402.669

 

Riguardo ai settori produttivi, nel mese di marzo è praticamente solo l’industria ad aver fatto richiesta di cassa integrazione: 97% industria, 1,9% edilizia, 1,4% commercio.
Il milione di ore autorizzate per l’industria, per quasi un terzo (31,8%: 318.539 ore) riguarda il settore tessile; per il 18,2% (182.943 ore) il comparto meccanico; per il 16,3% (163.040 ore) carta, stampa, editoria; e il 13,9% (139.296 ore) per la chimica.

 3cassa integrazione marzo2023

 

  industria edilizia commercio
marzo 2023 1.002.498 96,7% 19.763 1,9% 14.939 1,4%

 

Artigianato, Commercio e Servizi, più che alla cassa integrazione fanno però ricorso – specialmente per le aziende più piccole – ai Fondi di solidarietà per i quali, a marzo hanno visto un numero di ore autorizzate molto ridotto: 241.373 in totale per tutta la regione Lombardia.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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