Una nuova indennità una tantum prevista dal decreto Aiuti ter, destinata a una platea di 22 milioni di persone, tra lavoratori e pensionati, mobilita 3 miliardi di euro: per la Cgil presenta gli stessi difetti e iniquità del precedente sussidio. Vediamo a chi spetta e come.
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Lavoratori dipendenti (compresi i somministrati con le agenzie per il lavoro)
I lavoratori dipendenti, compresi i somministrati assunti dalle agenzia per il lavoro, con retribuzione lorda, nel mese di novembre 2022, non superiore a 1.538 euro.
ll singolo lavoratore dovrà presentare all’azienda o agenzia una dichiarazione nella quale attesti di non essere pensionato o componente di un nucleo familiare percettore di reddito di cittadinanza.
Nel caso si abbiano più rapporti di lavoro, è utile dichiarare anche di non percepire il bonus da altri datori di lavoro. Il bonus sarà riconosciuto anche ai lavoratori interessati, nel mese di novembre, da eventi con copertura di contribuzione figurativa integralmente a carico di INPS (come il congedo straordinario di assistenza disabili).
Disoccupati (Naspi e Dis-Coll) e percettori di Reddito di Cittadinanza
Ne hanno diritto anche i disoccupati che percepiscono a novembre 2022 le prestazioni NASPI, DISCOLL o la disoccupazione agricola e percettori di Reddito di Cittadinanza. Non sarà necessario presentare domanda perché, a fronte della verifica dei requisiti, l'INPS pagherà in automatico.
Lavoratori autonomi privi di partita IVA
Gli autonomi senza partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, iscritti alla gestione separata alla data del 18 maggio e con almeno un contributo mensile versato nel 2021. La richiesta va fatta direttamente sul sito dell'INPS o rivolgendosi al Patronato INCA.
Autonomi e professioni con partita IVA
Il sussidio di 200 euro previsto dal decreto Aiuti, in via di erogazione per coloro che hanno un reddito non superiore a 35 mila euro, è incrementato dal nuovo bonus a condizione che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano un reddito non superiore a 20 mila euro
Leggi qui la guida completa per i lavoratori autonomi
Collaboratori coordinati e continuativi (CoCoCo) e assegnisti e i dottorandi di ricerca
Accedono al bonus anche i collaboratori coordinati e continuativi (CoCoCo) e assegnisti e i dottorandi di ricerca che hanno contratti attivi al 18 maggio 2022, sono iscritti alla gestione separata, non hanno altre forme previdenziali obbligatorie e hanno un reddito da lavoro non superiore a 20mila euro.
La richiesta va fatta direttamente sul sito dell'INPS o rivolgendosi al Patronato INCA.
Il giudizio della CGIL
La nuova indennità mantiene, purtroppo, gran parte dei difetti e delle iniquità che si erano manifestate in occasione del bonus di 200 euro e che come
Organizzazione abbiamo cercato in ogni modo di porre all’attenzione sia del Parlamento che del Governo. In particolare non sono inclusi i precari con meno di 50 giornate lavorate nel 2021, rimane il divieto di cumulo familiare nei nuclei percettori di reddito di cittadinanza e il meccanismo di erogazione continua a essere a camere stagne (c’è un requisito diverso per ogni categoria) e quindi tende a escludere le figure ‘ibride’.
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