Dopo la morte in appena tre giorni di due lavoratori della provincia di Bergamo, Maurizio Gritti e Marco Oldrati, entrambi deceduti in cantiere il 6 e l’8 maggio, per domani, 12 maggio, i sindacati degli edili FILLEA-CGIL, FILCA-CISL e FENEAL-UIL provinciali hanno proclamato uno sciopero del loro settore: la mobilitazione si svolgerà le ultime due ore di ciascun turno, con un presidio dalle 16 alle 17 davanti alla Prefettura di Bergamo.
Per le 16.30 è anche già fissato l’incontro con il Prefetto, a cui i rappresentanti sindacali degli edili, insieme ai segretari generali confederali di CGIL, CISL e UIL, presenteranno precise richieste per il settore dell’edilizia: “Durante il presidio e in particolare nel confronto in Prefettura chiederemo di avviare un tavolo dove si parli del DURC di congruità, il documento che segnala il corretto rapporto tra il costo dell'opera e i lavoratori impiegati, ma anche dell'avvio della fase di sperimentazione per l'applicazione dell'accordo di collaborazione tra Enti Bilaterali e Ispettorato del Lavoro. Chiederemo anche che venga avviata una campagna di prevenzione degli infortuni che preveda l'obbligo di formazione presso gli Enti Bilaterali del settore (Scuola Edile e CPTA di Bergamo)” hanno spiegato poco fa Luciana Fratus della FILLEA-CGIL, Simone Alloni della FILCA-CISL e Giuseppe Mancin della FENEAL-UIL di Bergamo. “Occorre, poi, la riattivazione del Tavolo nazionale Salute e Sicurezza costituito presso il Ministero del lavoro e proporremo anche l’utilizzo di parte delle risorse del Piano nazionale Resilienza e Resistenza per aumentare gli organici degli organismi ispettivi (ATS, INAIL e Ispettorato del Lavoro)”.
Ma non saranno solo gli edili a protestare: hanno infatti aderito alla mobilitazione proclamando sciopero anche il comparto dei lavoratori atipici di FELSA-CISL, NIDIL-CGIL e UILTEMP-UIL e alcune aziende metalmeccaniche dove, unitariamente, le RSU hanno proclamato l’astensione dal lavoro, in alcuni casi già compiuta nei giorni scorsi: Tenaris e Bodega (domani), Exide (ieri), Olvan (venerdì scorso) e Matest (venerdì prossimo). Partecipano, invece, al presidio le sigle sindacali di chimica, gomma-plastica e dell’energia FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL, UILTEC-UIL.
“Ancora una volta registriamo come il settore dell’edilizia sia il comparto più esposto e rischioso” avevano denunciato i sindacalisti in occasione del primo infortunio mortale di giovedì scorso. “Si muore ancora come 50 anni fa, anche sui cantieri: per cadute dall’alto, schiacciamento e movimentazione dei materiali, che sono tra le principali cause di infortunio. La positiva ripresa produttiva del settore dell’edilizia anche nella nostra provincia non può corrispondere, tragicamente, a un aumento degli infortuni o alla mancata attenzione al tema della sicurezza nei cantieri”.
Per domani, poi, a livello nazionale, è prevista l’iniziativa “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro” nel corso dell’Assemblea nazionale a cui parteciperanno i segretari generali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, ma anche delegati e rappresentanti per la sicurezza. L’incontro sarà trasmesso in diretta dalle ore 10 alle 12.30 sui siti istituzionali e sulle pagine Facebook dei tre sindacati confederali.