Dopo l’infortunio mortale del 31 ottobre nel cantiere Teb T2, in Prefettura il tavolo di monitoraggio dell’opera

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Un incontro composito, con tutti i numerosi soggetti coinvolti nello sforzo per garantire la sicurezza sul lavoro: si è tenuta, il 14 novembre, una riunione del tavolo di monitoraggio del cantiere per la linea tramviaria T2 della Teb, che collegherà Bergamo a Villa d'Almè. Il confronto è stato fortemente richiesto dai sindacati FENEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL provinciali dopo la morte sul lavoro, lo scorso 31 ottobre a Ponteranica, di un operaio edile di 44 anni, che operava in somministrazione per una ditta in subappalto impegnata nel cantiere.

Il tavolo si è svolto in Prefettura con la partecipazione del Capo di Gabinetto Marisa Amabile. Erano presenti, oltre ai rappresentanti sindacali, anche quelli della committente Teb, dell’impresa affidataria dei lavori, la Milesi Sergio srl, poi di Ispettorato del Lavoro, Direzione Investigativa Antimafia (DIA), Questura e Guardia di Finanza.

Si tratta di un organismo previsto dal Protocollo di legalità firmato dalle parti lo scorso aprile. “Questa mattina abbiamo ribadito quanto fatto fino ad ora, secondo i contenuti del Protocollo: è già operativo il portale con la banca-dati informatica in cui sono raccolti i dati relativi ai soggetti che lavorano a qualunque titolo nella progettazione e nella realizzazione dell'opera. Si sta già, dunque, eseguendo un monitoraggio della forza lavoro presente in cantiere, specificando per ciascuno la qualifica professionale,” hanno riferito Giuseppe Mancin e Giuliano Belotti per FENEAL-UIL, Massimo Lamera e Cristina Angioletti per FILCA-CISL e Luciana Fratus e Adelaide Ferrari per FILLEA-CGIL di Bergamo, presenti all’incontro. “La banca dati serve per garantire inoltre il monitoraggio degli aspetti procedurali e gestionali dei lavori e la verifica delle condizioni di sicurezza del cantiere”.

“Intanto, come previsto dal Contratto provinciale ed anche per rafforzare lo spirito che anima il Protocollo, abbiamo già svolto incontri con l’impresa affidataria dei lavori, la Milesi Sergio srl, per la contrattazione di anticipo su temi come salute e sicurezza, orari di lavoro, presenza sindacale in cantiere, oltre che il monitoraggio delle maestranze e l’applicazione dei Contratti nazionale e provinciale dell’edilizia. Abbiamo chiesto l’agibilità sindacale, cioè la possibilità di avere una presenza fissa in cantiere” proseguono i sindacalisti. “Avremo, dunque, due spazi all’interno dei campi base del sito. Proseguiremo la trattativa nell’incontro già fissato per il 28 novembre”.

“Abbiamo anche chiesto un monitoraggio più stretto sul flusso dei lavoratori e un ruolo attivo degli enti bilaterali nella gestione della sicurezza del cantiere, vista anche la peculiarità di un’opera che si estende lungo una tratta di 10 chilometri. Nello specifico, intendiamo un coinvolgimento degli enti nella formazione specifica di qualità, al di là dell’ottenimento di un certificato”, aggiungono.

“E, ancora, chiediamo la valorizzazione dei Rappresentanti Territoriali dei Lavoratori alla Sicurezza (RLST), che possono essere strumento di coordinamento degli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza, su base aziendale) delle varie imprese che operano nel cantiere, visto il numero molto elevato di lavoratori (la ditta Milesi stima una presenza potenziale complessiva di circa 600 addetti). Infine, fondamentale per noi, è che la Prefettura abbia un ruolo centrale come cabina di regia del tavolo. Quindi abbiamo chiesto che si prevedano incontri periodici per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori”.

In conclusione, i sindacati hanno sollecitato la convocazione di un altro tavolo di monitoraggio anche per il cantiere del collegamento tra stazione di Bergamo e aeroporto, già operativo da sei mesi.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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