Otto ore di sciopero, da tenersi domani: è questa la decisione uscita questa mattina dall'assemblea sindacale della GAP di Grassobbio, azienda che impiega una ventina di lavoratori addetti alla carpenteria pesante e alla verniciatura.
Alla base dell'agitazione, ritardi nei pagamenti e le ferie forzate anche quando il monte ore è già stato abbondantemente superato. La Fiom CGIL Bergamo, nel volantino che dichiara lo sciopero, denuncia infatti "i continui ritardi nei pagamenti delle spettanze e la messa in ferie forzate per significativi periodi (spesso a debito dei lavoratori in in quanto le richieste di ferie superano il monte ore maturato)", e "il rifiuto a qualsiasi confronto sindacale per l'individuazione di soluzioni alternative a tutela di tutti i dipendenti oltre alla totale assenza di informazioni circa le sorti aziendali". Una situazione difficile che si potrae da tempo, e che ha spinto i lavoratori a decidere di incrociare le braccia.
"L'azienda, di fronte alle preoccupazioni espresse dai rappresentanti sindacali, si è limitata a dichiarare che il problema sarebbe l'aumento del costo delle materie prime - commenta Paola Guerini, Fiom CGIL Bergamo - non abbiamo motivo di dubitarne, ma pensiamo sia comunque fondamentale aprire un dialogo per trovare soluzioni alternative, invece di scaricare i disagi interamente sui lavoratori. Alla GAP le relazioni sindacali sono spesso state tese, ma la totale mancanza di informazioni in un momento così difficile questa volta ha convinto i lavoratori a indire lo sciopero. In assemblea è emersa una forte preoccupazione per il futuro; l'azienda dovrebbe avere maggior rispetto per i propri lavoratori, molti dei quali sono in GAP da anni".