Un grande risultato nel pubblico impiego, un passo in avanti nel mondo della scuola: la CGIL tira le somme e fornisce oggi i risultati definitivi del voto per il rinnovo dei delegati sindacali nella provincia di Bergamo, dopo lo spoglio dei voti in centinaia di uffici pubblici, ospedali, presidi sanitari, enti locali e istituti scolastici e di formazione. Erano circa 34.000 i lavoratori chiamati al voto nei giorni scorsi in tutto il settore pubblico e nelle scuole della provincia di Bergamo per il rinnovo dei loro rappresentanti sindacali.
Nel comparto pubblico le urne erano aperte per oltre 7.600 dipendenti della sanità, 4.900 degli enti locali, circa 550 alle dipendenze dei ministeri, circa 500 delle agenzie statali, 380 degli Enti Pubblici non Economici. Nel mondo della scuola, dell’università e della ricerca potevano esprimere il loro voto per l’elezione delle RSU circa in 21mila.
Complessivamente, tenendo conto di tutti i diversi comparti della funzione pubblica, la FP-CGIL ha raccolto 3.598 voti (cioè il 39,8% del totale, rispetto al 35,5% del 2018), mentre la FP-CISL ne ha registrati 3.166 (ora il 35%, nel 2018 era al 34%). La UIL-FPL e UILPA hanno ottenuto 282 (pari al 3,12%), mentre riunendo tutte le sigle non confederali si raggiungono i 2.000 voti (pari al 22,11%).
Nel mondo della scuola e della conoscenza, la FLC-CGIL ha ottenuto 4.330 voti, pari al 32,18% del totale di quelli validi, mentre la CISL Scuola 5.690, pari al 42,29%, la UIL Scuola 1.253 pari al 9,31%, lo SNALS 1.650, pari al 12,26% e Anief 452 pari al 3,36%.
“In modo significativo nel pubblico impiego si consolida il primato della FP-CGIL, e questo rappresenta anche un’affermazione del sindacato confederale rispetto a quelli autonomi che negli anni passati avevano invece guadagnato terreno” fa notare Gianni Peracchi, segretario generale della CGIL di Bergamo. “C’è dunque un recupero del sindacato confederale, con la CGIL ampiamente in testa nel comparto pubblico. Assistiamo, però, anche a un passo in avanti mosso nel mondo della scuola, dove i voti aumentano rispetto al 2018. Per questi risultati non possiamo che ringraziare gli oltre 700 lavoratori che complessivamente si sono messi in gioco presentandosi nelle nostre liste e contribuendo in maniera decisiva a questo importante risultato”.
IL PUBBLICO IMPIEGO
Dunque, come già anticipato, la FP-CGIL ha raccolto 3.598 voti (cioè il 39,8% rispetto al 35,5% del 2018) , mentre la FP-CISL ne ha registrati 3.166 (ora il 35%, nel 2018 era al 34%). La UIL-FPL e UILPA hanno ottenuto 282 (pari al 3,12%), mentre riunendo tutte le sigle non confederali si raggiungono i 2.000 voti (pari al 22,11%).
“C’è grande soddisfazione per questo risultato perché ci confermiamo il sindacato più votato in provincia di Bergamo nel nostro comparto, come accade già da dieci anni in maniera continuativa (dal 2012!), ma anche perché aumentiamo in maniera sensibile il numero di voti rispetto al 2018, con un incremento del 5%” ha commentato poco fa Roberto Rossi, segretario generale della FP-CGIL di Bergamo. “Oltre all’attività quotidiana di tutela dei lavoratori da parte di delegati e funzionari nei luoghi di lavoro (assicurata anche durante i mesi più difficili della pandemia), è stato evidentemente premiato anche il fatto che la nostra categoria non abbia mia rinunciato a denunciare pubblicamente quello che non va di fronte alla cittadinanza”.
“Abbiamo capovolto gli equilibri della rappresentanza in ATS Bergamo: se nel 2018, infatti, la FP-CISL aveva ottenuto la maggioranza, questa volta come CGIL abbiamo 174 voti, contro i 126 CISL” prosegue Roberto Rossi. “All’ospedale Papa Giovanni di Bergamo abbiamo confermato, anzi migliorato, il numero dei voti: è stata davvero una soddisfazione enorme. 817 lavoratori hanno votato per noi (erano stati quasi 100 in meno nel 2018), mentre la FP-CISL ha ottenuto 263 voti. Il Nursind cala fortemente e arriva a 446. Anche all’INPS la lista della FP-CGIL è stata la più votata. Negli enti locali, al Comune di Bergamo siamo rimasti il secondo sindacato per numero di voti, dietro la CISL, pur riducendo in maniera consistente il divario. Molto bene è andata al Comune di Seriate dove abbiamo quasi raddoppiato le preferenze (da 37 a 64), ottenendo la maggioranza assoluta. Lo stesso si registra a Dalmine, con 56 voti (la CISL si è fermata a metà)”.
Per la FP-CGIL di Bergamo avevano scelto di presentarsi, cioè di mettersi alla prova e di chiedere la fiducia dei colleghi del settore pubblico, 421 lavoratori, candidati per diventare delegati Rsu nelle 157 liste presentate dalla CGIL.
IL MONDO DELLA SCUOLA
Nei diversi istituti scolastici di ogni ordine e grado della provincia di Bergamo erano chiamati a votare 21.053 lavoratori. I votanti sono stati 13.843 (le schede valide 13.454).
La FLC-CGIL ha ottenuto 4.330 voti, pari al 32,18% del totale di quelli validi, mentre la CISL Scuola 5.690, pari al 42,29%, la UIL Scuola 1.253 pari al 9,31%, lo SNALS 1.650, pari al 12,26% e Anief 452 pari al 3,36%.
“A livello generale, rispetto alla precedente tornata elettorale, otteniamo 14 delegati RSU in più, che complessivamente raggiungono quota 148 sui 449 eletti, riducendo così la distanza con la CISL che si attesa a 194. Miglioriamo nettamente il risultato nelle scuole superiori, licei compresi, portandoci al primo posto per numero di RSU, passando a 50 delegati sui 129 eletti totali (mentre la CISL si ferma a 49)” commenta oggi Fabio Cubito, segretario generale della FLC-CGIL di Bergamo. “Siamo anche l’unico sindacato ad aver espresso (e dunque ottenuto) dei rappresentanti in università, e siamo primo sindacato in Afam, l’Alta formazione artistica, musicale, che nella nostra città è rappresentata dal Conservatorio Gaetano Donizetti. Ci riteniamo soddisfatti del lavoro svolto, continueremo ad assicurare la nostra presenza per la contrattazione decentrata negli istituti, con competenza, coerenza e trasparenza per garantire i diritti dei lavoratori”.
Nel mondo della conoscenza, sui 140 istituti scolastici di diverso ordine e grado del territorio, la FLC-CGIL aveva presentato le proprie liste in 131 scuole pubbliche, con 294 candidati in corsa. All’Università degli Studi di Bergamo quella della CGIL è stata l’unica lista presentata, con 6 candidati (che hanno raccolto 187 voti, raddoppiando quelli della tornata precedente).