Una piazza in cui riunirsi in centro città, uno spettacolo teatrale e l’appuntamento con la tappa del Cammino della speranza che arriverà a Curno: in occasione della Giornata mondiale per i diritti umani, che si celebra il 10 dicembre, il Coordinamento Bergamasco Enti Locali per la Pace e la Rete della Pace di Bergamo anche quest’anno propongono una serie di iniziative di testimonianza e solidarietà.
Ai cittadini, innanzitutto, si chiede di accendere nella propria casa una “luce verde”, ormai simbolo internazionale della vicinanza ai migranti, la stessa manifestata in maniera concreta da alcuni polacchi residenti lungo la frontiera con la Bielorussia: in questo modo segnalano a chi è in transito che quello illuminato di verde è un luogo sicuro dove trovare aiuto e sostegno.
“Invitiamo, oltre ai cittadini, anche le amministrazioni comunali, le parrocchie, le associazioni e le organizzazioni della città a posizionare nelle piazze, nei presepi e alle finestre luci verdi per chiedere all’Unione europea di intervenire rapidamente per una mediazione che risolva la crisi al confine tra Bielorussia e Polonia. Si dia in quell’area, ma anche in Grecia e lungo la Rotta Balcanica, piena attuazione al diritto di asilo previsto dalle norme comunitarie” dichiarano i rappresentanti del Coordinamento e della Rete. “La narrazione dei fenomeni migratori in Europa si nutre ancora di stereotipi e finisce per legittimare respingimenti e violenze nei confronti di uomini, donne e bambini che hanno come unica colpa quella di cercare un futuro diverso, possibilmente migliore”.
Per venerdì 10 dicembre (ore 18) è previsto anche un presidio a Bergamo in Largo Porta Nuova (alla fontana), per ritrovarsi insieme, testimoniare la solidarietà ai migranti, esserci di persona.
Sempre dal 10 dicembre e per i giorni successivi, l’appuntamento è – virtualmente – a teatro con lo spettacolo “Feel like home – Tu qui ti senti a casa?” di Elena Corna e realizzato in collaborazione con la compagnia Teatro d’acqua dolce. Sarà visibile sul canale Youtube del Comune di Bergamo. Lo spettacolo nasce da una domanda chiara e precisa: cosa significa sentirsi a casa? L’autrice Elena Corna ha realizzato diverse interviste in alcuni quartieri di Bergamo: ne sono emerse esperienze di resistenza, difficoltà ma anche il racconto dei desideri dei protagonisti.
Infine, il 19 dicembre farà tappa nella nostra provincia il Cammino della Speranza, una staffetta di quasi 700 km, da Trieste a Oulx in Piemonte, lungo il tragitto italiano della Rotta Balcanica. Per sensibilizzare la società civile su quello che accade lungo questa rotta, un gruppo di atleti attraverseranno il nord Italia, passando per le province di Treviso, Venezia, Vicenza, Verona Brescia, Bergamo, Milano e Torino. L’iniziativa è nata da un’idea della Ong Missionland di Carrè (in provincia di Vicenza) e dal suo presidente Roberto Manculan. Qui tutti i dettagli e le tappe: https://www.missionland.it/it/eventi/il-cammino-della-speranza/
L’appuntamento è alla scuola elementare di Curno (in via De Amicis 3, ore 16.30) per un incontro con l’associazione Mesa Popolar e per poi accogliere gli atleti in via IV Novembre, negli spazi di fronte alla biblioteca Rita Levi Montalcini.
“Il Coordinamento provinciale Enti locali per la Pace e i Diritti umani, a cui l’amministrazione comunale di Curno aderisce, ha condiviso lo spirito del Cammino che si inserisce perfettamente nel nostro obiettivo di sensibilizzazione: ancora oggi quelli riconosciuti come universali non sono sempre diritti rispettati. Per questo è vitale sostenere le esperienze di accoglienza diffusa e di solidarietà concreta ai migranti. Restiamo umani è l’invito e l’augurio che ci facciamo nel momento in cui accogliamo questa staffetta simbolica, che ricorda tutti coloro che vagano alla ricerca di un futuro migliore e di una terra ospitale ” ha dichiarato Perlita Serra, consigliera del Comune di Curno.
Insieme al Coordinamento e alla Rete, a credere in questa iniziativa è anche ENGIM Lombardia (ente di formazione, orientamento, cooperazione e lavoro). “Insieme stiamo costruendo il ‘villaggio’ di arrivo della staffetta e favorendo una coscienza critica civile rispetto a quanto accade da anni sulla Rotta Balcanica, teatro di sofferenza e disumanità, che però poco colpisce le coscienze dei nostri cittadini e dei nostri studenti” dicono gli organizzatori. “Proprio per questo, è interessante il ruolo di ENGIM Lombardia che approfondirà il tema con i suoi studenti e con la cittadinanza, attraverso una formazione ad hoc che precederà l’arrivo degli atleti”.
“Una delle missioni di ENGIM è proprio quella di coinvolgere e sensibilizzare i nostri studenti rispetto a ciò che accade nel mondo” ha dichiarato Giuseppe Cavallaro, direttore di ENGIM Lombardia. “L’attenzione ai temi socio-politici non può essere marginale all’interno dei percorsi di studio e di apprendimento, in quanto formare significa prima di tutto educare ad essere ‘umani’. Cioè essere in grado di vedere e sentire la propria e l’altrui fragilità e allo stesso tempo accoglierla, amarla e trasformarla in forza. Quella forza che solo l’uomo nella consapevolezza di sé e del mondo che lo circonda è in grado di sperimentare. Semplicemente vorremmo formare uomini e donne che sappiano vivere felici in un mondo sempre più umano”.