Un’ipotesi di acquisto sul tavolo e il rischio concreto di perdere i benefici derivanti da accordi di secondo livello d’eccellenza, tra i migliori del comparto a livello nazionale: c’è preoccupazione tra i lavoratori di Unareti del gruppo A2A, dopo la proposta di acquisizione avanzata lo scorso luglio da Ascopiave, uno dei principali operatori nel settore della distribuzione gas nel Nord Italia. Riguarda l’acquisto di un asset composto da circa 490 mila utenze di distribuzione gas attualmente gestite da società controllate al 100% da A2A a Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia, Lodi.
“Fino al 15 dicembre”, cioè fino a domenica prossima, “A2A concede ad Ascopiave un periodo di negoziazione in esclusiva”, si legge in un comunicato pubblicato sul sito dell’azienda il 30 luglio (https://www.gruppoa2a.it/it/media/comunicati-stampa/a2a-ascopiave-30-luglio-2024).
“La legge garantisce in questi casi la tenuta occupazionale, ma quello che i lavoratori perderanno, nel caso in cui l’acquisto venga perfezionato, sono accordi di secondo livello molto vantaggiosi, raggiunti dopo anni di attività sindacale” hanno spiegato Matteo Trabucco di FILCTEM-CGIL e Maria Ferrante di UILTEC-UIL di Bergamo.
Per esprimere la loro forte contrarietà nei confronti di questa operazione, FILCTEM-CGIL e UILTEC-UIL a livello regionale hanno proclamato uno sciopero per venerdì 13 dicembre, con due presidi, uno a Milano e l’altro a Brescia. A quest’ultimo parteciperanno anche i lavoratori Unareti della Bergamasca, che sono circa una settantina.
“La proposta arrivata ad A2A aveva da principio trovato la contrarietà unanime dei sindacati, e infatti come FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILTEC-UIL avevamo avviato unitariamente uno stato di agitazione il 30 ottobre scorso” proseguono i due sindacalisti. “Il 7 novembre si è svolto il tentativo di raffreddamento in Prefettura a Bergamo, poi il 18 novembre il primo confronto tra azienda e organizzazioni sindacali. Visto che non è emerso nulla di concreto, e visto che tutte le nostre preoccupazioni sono rimaste immutate, come CGIL e UIL abbiamo proclamato lo sciopero di venerdì”.
“Il passaggio da A2A/ Unareti ad Ascopiave (azienda questa che è già presente in provincia, a Nembro) rischia di cancellare ottimi accordi aziendali come quello sulla genitorialità, di far venire meno consuetudini virtuose come quella del Cral, il centro ricreativo lavorativo aziendale, e in generale di far perdere molto denaro, a partire da un premio di risultato parecchio consistente e ticket restaurant tra i più alti in Italia. Quando si compie una cessione, l’occupazione e i livelli salariali sono tutelati dalla legge, la contrattazione aziendale invece non lo è. Per i dipendenti di A2Asi profila una perdita di denaro e diritti molto rilevante”, concludono Trabucco e Ferrante.