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I sindacati provinciali dopo l'ennesimo infortunio mortale, il 5 dicembre: “Ora si apra una ‘vertenza-sicurezza’. Da parte di tutti i soggetti coinvolti arrivino impegni concreti”

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“Si parla ancora di fatalità, ma la ventitreesima vittima bergamasca nell’arco di un anno (comprese quelle in itinere) non può essere – e non deve essere - liquidata come fatalità”. Così reagiscono i sindacati provinciali dell’edilizia, FENEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL di Bergamo, all’indomani dell’infortunio mortale che è costato la vita a Giuseppe Bolognini, operaio edile di 58 anni, morto dopo essere stato colpito da un braccio meccanico in un cantiere del Cremasco.

“Siamo dinnanzi a un drammatico stillicidio quotidiano che ci porta, di continuo, a piangere per lavoratori che non fanno più ritorno a casa dal loro posto di lavoro. È dunque ancora più urgente intervenire aprendo una ‘vertenza-sicurezza’ per rivendicare, da parte di tutti i soggetti coinvolti, impegni concreti sul fronte della prevenzione” hanno dichiarato oggi Giuseppe Mancin di FENEAL-UIL, Daniel Piatti di FILCA-CISL e Marco Bonetti di FILLEA-CGIL di Bergamo.

“I numeri dicono che la provincia di Bergamo e la Lombardia stanno diventando epicentro di una strage che sembra non avere fine. Quest'anno sedici morti sul territorio provinciale (compresi quelli deceduti mentre si recavano o tornavano dal lavoro) e altri sette lavoratori residenti in Bergamasca che hanno perso la vita fuori provincia: di fronte alle tantissime vite spezzate non possiamo più avere tentennamenti. La patente a punti va attuata in modo rigoroso, è un primo passo da cui si può iniziare a lavorare. Vigileremo per evitare che ne venga depotenziato l’effetto. Ma la battaglia per un lavoro sicuro ha bisogno anche di altro: ha necessità di contratti di lavoro stabili, di formazione ed educazione alla legalità, di accordi di filiera, e soprattutto di più controlli che siano anche più efficienti, da attuare anche ricorrendo alle più moderne tecnologie. Oltre al lavoro di presidio quotidiano sui cantieri, infine, intensificheremo l’azione volta a sensibilizzare anche la cittadinanza in generale sul tema della sicurezza”.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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