Anche a Bergamo, come nel resto del Paese, il Primo maggio di quest’anno è stato festeggiato partendo da una prospettiva europea, portando in piazza l’auspicio di un’Europa che sia di pace, lavoro e giustizia sociale, da costruire insieme.
CGIL, CISL e UIL, insieme a tante lavoratrici e a tanti lavoratori, hanno percorso in corteo le vie del centro città e si sono riuniti in piazza Vittorio Veneto per la tradizionale manifestazione: tenendo bene in mente le sfide, le difficoltà e le vertenze nei luoghi di lavoro del territorio provinciale – ad aprire il corteo c’erano i dipendenti della Trèves Italia di Cazzano che rischia di chiudere - si è gettato anche uno sguardo più ampio, per ricordare il sogno di un'Europa unita iniziato in uno dei momenti più bui del vecchio continente, a Ventotene, dove Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, insieme ad altri, al confino e nel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, sono stati capaci di immaginare un futuro di unità e libertà, pace e progresso.
A prendere la parola, oltre ai segretari generali confederali provinciali Marco Toscano della CGIL e Francesco Corna della CISL e al coordinatore confederale territoriale della UIL Pasquale Papaianni, sono stati anche alcuni lavoratori delegati delle Rsu. Ha concluso i comizi l'intervento di Ugo Duci, segretario generale di CISL Lombardia.