Anche la CGIL di Bergamo, come il sindacato a livello nazionale, ha avviato una riflessione articolata sulle sfide e sulle opportunità che l’Intelligenza Artificiale porta con sé nei processi produttivi, tra nuove forme di coesistenza di lavoro e tecnologia e rinnovati rapporti tra lavoratori e macchine.
Così, da questa settimana e fino a maggio, la CGIL provinciale mette in programma quattro incontri pubblici, in collaborazione con diverse realtà culturali del territorio.
Il primo appuntamento, dal titolo “Intelligenza Artificiale: concetti e contatti”, organizzato dalla Biblioteca “Di Vittorio” della CGIL e dai professori Paolo Barcella e Mario Verdicchio nell’ambito della Terza Missione del dipartimento di Lingue Letterature e Culture Straniere dell’Università degli Studi di Bergamo, con la Rete bibliotecaria bergamasca, si terrà giovedì 29 febbraio alle 18 in Sala Galeotti in via dei Caniana 2 a Bergamo.
“Verranno indagati i possibili sviluppi dell’AI, le sue potenzialità e i rischi nei diversi ambiti di influenza, partendo dagli utilizzi reali e potenziali, per provare a mettere in luce le possibili conseguenze dell’impiego massivo di questa tecnologia dando conto delle normative vigenti e di ciò che invece occorre con urgenza regolamentare” ha spiegato oggi Marco Toscano, segretario generale della CGIL di Bergamo. “Parleremo dei meccanismi di deep learning che si basano su database sterminati di dati personali e di copyright e cercheremo di sfatare falsi miti che già circolano sull’impiego dell’AI”.
Intervengono al dibattito Gabriele Balbi, docente dell’Università della Svizzera Italiana (facoltà di Comunicazione, Cultura e Società). Il suo ambito di ricerca ha al centro i media e le comunicazioni con una prospettiva storica, tra media studies, storia della tecnologia, archeologia dei media, Science and Technology Studies, economia politica della comunicazione e studi culturali.
L’altro ospite sarà Mario Verdicchio dell’Università degli Studi di Bergamo (dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere). Ha insegnato Intelligenza Artificiale presso la Scuola di Ingegneria dell’ateneo di Bergamo. Ora si occupa di Digital Humanities e nelle sue ricerche analizza i rischi e le implicazioni sociali associate all’uso delle tecnologie dotate di intelligenza artificiale.
L’incontro sarà moderato da Mara D’Arcangelo, responsabile della Biblioteca "Di Vittorio" della CGIL di Bergamo.
La partecipazione all’evento è aperta a tutti e libera.