Si sono tenute l'8 febbraio alla ex Borsa Merci di Bergamo le prime due assemblee per illustrare ai lavoratori del settore bancario l’ipotesi di rinnovo del loro Contratto nazionale, secondo il testo sottoscritto il 23 novembre. Nel territorio provinciale il rinnovo interessa circa 5.000 lavoratori, per la maggior parte dipendenti dei principali istituti bancari, cioè Intesa Sanpaolo, BPER, Banco BPM e Unicredit.
“Abbiamo registrato una notevole presenza di colleghe e colleghi che dimostra l’interesse che suscita e la centralità che riveste il Contratto nazionale nonostante i tentativi dei grandi gruppi bancari di appropriarsi della contrattazione collettiva" ha commentato Pierangelo Casanova, segretario generale della FISAC-CGIL di Bergamo. “Certo siamo aiutati da un rinnovo particolarmente vantaggioso, pensiamo al significativo aumento economico a regime di 435 euro lordi per il livello medio ma non solo: si intacca il tabù della riduzione di orario a parità di salario e si inseriscono specifiche modalità di gestione condivisa tra le parti in un settore strategico e in continua evoluzione. Come sindacato confederale auspichiamo che la nostra intesa sia d’aiuto per i milioni di lavoratrici e lavoratori che ad oggi vedono i loro contratti scaduti e non rinnovati. Alle assemblee cittadine hanno partecipato in presenza oltre 300 bancari di tutti gli istituti bancari che si aggiungono a tutti quelli collegati da remoto, impiegati nei circa ottanta sportelli bancari operanti nel comune di Bergamo o negli uffici centrali dei principali istituti. L’ipotesi di rinnovo è stata approvata".
La tornata assembleare prosegue ora in provincia, a Calusco (13 febbraio), Clusone (15 febbraio), Sarnico (20 febbraio), San Pellegrino (21 febbraio) e Treviglio (22 febbraio).