Dopo il grave infortunio di Pasqua, ora un principio d’incendio su un bus, in entrambi i casi durante le operazioni di assistenza dei voli a terra della F.C. Handling srl (l’ex cooperativa Alpina). Sono giorni difficili nello scalo di Orio al Serio, e non solo per i sostenuti volumi di traffico passeggeri di questo periodo di vacanza.
“Quelli a cui stiamo assistendo in aeroporto non sono episodi da sottovalutare, ma segnali chiari di un contesto di lavoro messo sempre più sotto pressione e che da tempo denunciamo”. Lo ha sottolineato l'11 aprile la FILT-CGIL di Bergamo, dopo avere raccolto maggiori informazioni sullo scontro tra un bus passeggeri (vuoto) e il mezzo di traino di un carrello portabagagli che la mattina di Pasqua ha coinvolto, ferendolo in maniera grave, un lavoratore di 57 anni della F.C. Handling srl.
“Sappiamo che il lavoratore, giunto in ospedale in codice rosso, è stato operato ed ora sembra fuori pericolo, malgrado abbia riportato serie conseguenze a caviglie e torace” ha fatto sapere Marco Sala, segretario generale della FILT-CGIL provinciale. “Aspettiamo di conoscere ancora più dettagli sulla dinamica dell’infortunio, ma certo i lavoratori dell’assistenza voli a terra – come denunciamo da tempo – operano quotidianamente in un contesto di mille criticità. Anche per questo si sono tenuti nell’ultimo periodo scioperi tra i lavoratori delle altre due società di handling dell’aeroporto, BGY International Services e AGS, Airport Global Service Spa. Per quest’ultima una mobilitazione si è svolta pochi giorni fa, domenica 2 aprile, e la prossima – solo per quell’operatore - è già in programma per il 19 maggio”.
Sul piazzale dell’aerostazione la FILT-CGIL segnala ritmi di lavoro serratissimi “con il cosiddetto turn around dei voli Ryanair della durata massima di 25 minuti, tempo limite di sosta in cui devono obbligatoriamente svolgersi le operazioni di sbarco dei passeggeri, imbarco di quelli del volo successivo, rifornimento carburante, pulizie, carico del catering e dei bagagli” prosegue Sala. “A proposito poi delle condizioni contrattuali in F.C. Handling ci risulta che alla maggior parte dei dipendenti non venga nemmeno applicato il giusto Contratto nazionale di riferimento”.
“Dunque, ancora una volta denunciamo una situazione di sofferenza diffusa nel settore dell’handling, anche per effetto del processo di liberalizzazione degli ultimi anni. Come richiesto dalle recenti normative che regolano il comparto, infatti, negli aeroporti è ormai obbligatorio che operi una molteplicità di società, non più un solo soggetto. A Bergamo, vista l’ampia presenza di compagnie aeree low cost, assistiamo a una rincorsa al ribasso tra società. Così” conclude Sala, “le aziende di handling, che non riescono più a fare margini perché strozzate dal ‘mercato’, finiscono per comprimere salari e diritti dei lavoratori, risparmiare su tutto, pur in uno scalo che negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale”.