Durante la cerimonia di premiazione della 41a edizione del Bergamo Film Meeting, sabato sera 18 marzo all’Auditorium di Piazza della Libertà sono stati assegnati anche i due premi sostenuti dalla CGIL provinciale. Nella sezione Visti da Vicino il Premio Miglior Documentario CGIL Bergamo (2.000 euro) attribuito dai voti del pubblico è andato ex aequo a No Place Like Home di Emilie Beck, (Norvegia, 2022) e a La visita y un jardín secreto/The Visit and a Secret Garden di Irene M. Borrego (Spagna, Portogallo, 2022).
Pongo Calling di Tomáš Kratochvíl (Repubblica Ceca, Slovacchia, Regno Unito, 2022) si è invece aggiudicato il Premio della Giuria CGIL La sortie des usines (1.000 euro), assegnato dai delegati sindacali CGIL al documentario che meglio affronta i temi legati al mondo del lavoro e sociali.
Ecco di seguito le motivazioni della giuria di sindacalisti: “Dal suo furgone, attraverso i social network, Stefan Pongo diffonde e rende virale il proprio messaggio politico: la dignità del lavoro, che permette riscatto sociale e vera integrazione, diventa strumento di lotta antirazzista per la popolazione ROM. La battaglia e l’impegno di Pongo per la sua comunità in tutta Europa sono un esempio emblematico per tutti noi. Le istanze rappresentate nel film divengano patrimonio comune del vecchio continente”.
Durante la cerimonia è intervenuta Luciana Fratus in rappresentanza della giuria CGIL: “Per noi è motivo di orgoglio sostenere la sezione Visti da Vicino per due aspetti importanti. Il primo è perché tutti i documentari trattano di temi legati alla rivendicazione dei diritti più cari alla CGIL, valori che ogni giorno cerchiamo di difendere nei luoghi di lavoro: quello dell’integrazione di tutti i cittadini, di origine italiana e non, la tutela di chi non è auto-sufficiente, il diritto all’istruzione, la parità di genere, il diritto ad un lavoro dignitoso, oggi temi di stretta attualità. Il secondo motivo per cui siamo stati felici di essere qui per tutta questa settimana di festival è che il cinema ci aiuta a pensare, spingendoci verso direzioni anche diverse da quelle che ci sono più familiari e usuali, ci invita a osservare la realtà da un punto di vista che è differente rispetto a quello che quotidianamente tendiamo ad adottare quando svolgiamo il nostro ruolo di sindacalisti. È stata una settima intensa e per questo ringrazio i miei 11 compagni di viaggio, delegati e sindacalisti, che hanno composto la giuria CGIL. Instancabilmente hanno assistito a tutte le proiezioni. Con entusiasmo hanno partecipato al confronto e al dibattito che è sorto, per decidere quale documentario premiare”.