Mai come quest’anno il sindacato intende rimettere i diritti al centro delle celebrazioni per l’8 marzo, Giornata internazionale della donna.
In tutto il mondo si moltiplicano gli attacchi alla dignità e alla vita stessa delle donne. In Iran, in Afghanistan, in Birmania sono loro (apertamente o costrette in clandestinità) a tentare una resistenza per rivendicare diritti e giustizia. In Ucraina, tante cittadine, giovani e meno giovani, negli ultimi dodici mesi sono state costrette a lasciare le loro case a causa dell’aggressione russa e del protrarsi del conflitto. Molte ucraine, però, sono state anche coinvolte nella grande mobilitazione di solidarietà e di aiuto reciproco, di accoglienza di connazionali sfollati, che si sono mossi soprattutto dall’est all’ovest del Paese. Per queste ragioni, a livello nazionale CGIL, CISL e UIL hanno deciso di manifestare pubblicamente il loro dissenso verso politiche forsennate che opprimono le donne, manifestando loro vicinanza e solidarietà con una fiaccolata simbolica davanti all’ambasciata della Repubblica islamica dell’Iran a Roma (via Nomentana, mercoledì 8 marzo ore 18).
A Bergamo, anche per questo 8 marzo, il Coordinamento Donne della CGIL provinciale e la Biblioteca Di Vittorio CGIL organizzano un’iniziativa per “segnare” in maniera significativa la ricorrenza, in particolare puntando l’attenzione sulle discriminazioni al lavoro a cui spesso sono soggette le donne in un momento delicato quale quello della maternità. L’appuntamento è per venerdì 10 marzo alla libreria Incrocio Quarenghi alle ore 17.30.Verrà presentato il libro “Senza giri di boa” (PaperFirst, 2022), in cui venti giornaliste e scrittrici riportano le testimonianze di lavoratrici che hanno vissuto situazioni di disparità e, appunto, discriminazione.
“Le donne le prendo dopo i quattro giri di boa. Sono tranquille e lavorano h24”. Questa è la frase pronunciata con disinvoltura dalla stilista Elisabetta Franchi. E che, dopo un primo momento di indignazione, ha spinto un gruppo di donne a una riflessione più amara: l'imprenditrice in fondo ha solo espresso ciò che molti pensano ma non hanno il coraggio di dire. È così che nasce #senzagiridiboa, l’iniziativa di un gruppo di scrittrici e giornaliste che vogliono dare voce a chi non ne ha, o a chi ne ha troppo poca, mantenendo vivo il dibattito sulla situazione lavorativa femminile nel nostro Paese, dove la maternità è una sfida complicata. Nonostante le leggi che proteggono le lavoratrici madri, infatti, in Italia una donna che desidera un figlio deve pensare non solo se sia il momento giusto per la propria vita, ma anche se la sua azienda lo gradirà, o se riuscirà a conservare quel lavoro "non standard", precario, da freelance o a tempo determinato.
Anche quest’anno, come ormai da tradizione, la CGIL torna a proporre, in collaborazione con CISL, UIL e Conca Verde, la proiezione di un film dedicato ai diritti delle donne. Per questa Giornata internazionale della donna la scelta è caduta su “Sì, chef! – La brigade” del regista Louis-Julien Petit che verrà proiettato la sera dell’8 marzo al cinema Conca Verde di via Mattioli 65 a Bergamo (ore 21.00, ingresso libero fino a esaurimento posti senza prenotazione). La stessa pellicola vedrà una proiezione dedicata ai pensionati sempre l’8 marzo, ma nel pomeriggio (ore 16.00, ingresso libero). Questa iniziativa è invece promossa da TU Terza Università, SPI pensionati CGIL Bergamo, ANTEAS e FNP pensionati CISL Bergamo, UIL Pensionati Bergamo.