Anche per quest’anno, l’ottavo consecutivo, la CGIL provinciale è al fianco del Bergamo Film Meeting, confermando il finanziamento di due premi da destinare ai migliori documentari in concorso. Il festival ha presentato il 1° marzo la 41a edizione che si terrà dall’11 al 19 marzo e che, in nove giorni di programmazione, porterà nelle sale oltre 150 film tra lungometraggi, documentari e corti.
“Per questo 2023 l’entusiasmo non può che essere ancora più vivo e intenso, per la possibilità come sindacato di essere parte dello sforzo collettivo in atto per la significativa nomina di Bergamo, con Brescia, a Capitale della Cultura” ha dichiarato Luciana Fratus della CGIL di Bergamo, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione. “Con grande piacere, dunque, sosteniamo il finanziamento del Premio Miglior Documentario CGIL Bergamo (2.000 euro) che sarà assegnato dal pubblico del festival al più apprezzato dei documentari in concorso nella Sezione Visti da Vicino. Sempre all’interno di questa sezione, una giuria composta da 12 tra sindacalisti e delegati sindacali sceglierà il vincitore del Premio La sortie des usines (1.000 euro), in omaggio al primo, leggendario, filmato dei fratelli Lumière del 1895 (con le immagini dell’uscita degli operai da una fabbrica a Lione)”.
Negli anni scorsi, ha ricordato Fratus, “a venire premiati sono stati i documentari che meglio avevano affrontato i temi legati al mondo del lavoro e in generale dei diritti. Per la CGIL di Bergamo è un modo concreto per ribadire ancora una volta il legame che esiste tra il tema del lavoro, la sua rappresentazione scenica e la riflessione, anche artistica, che occorre elaborare insieme, per intercettare criticità e trasformazioni in atto”.