Sul destino del rifinanziamento del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione e del Fondo per la morosità incolpevole, è intervenuto mercoledì 22 febbraio il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, in occasione del question time alla Camera dei Deputati.
Le parole che ha usato sono state definite “sconcertanti” dal Sunia nazionale, giudizio oggi ribadito dal sindacato di inquilini e assegnatari della CGIL della provincia di Bergamo. “Il Fondo affitti e morosità incolpevole non può essere azzerato e non può essere definito un intervento spot o un bonus” ha riaffermato oggi Luisella Gagni del Sunia di Bergamo. “Si è poi annunciato un Piano casa di cui non conosciamo contenuti, risorse, tempi. Torniamo a chiedere a livello nazionale un incontro al ministro e a sollecitare l’attivazione dell’Osservatorio per le politiche abitative”.
In una fase di crescita delle povertà, il venire meno dei contributi per l’affitto e per la morosità incolpevole produrrà – secondo il Sunia – “di certo un forte incremento degli sfratti per morosità con richieste di esecuzioni. Una situazione allarmante”.
“Le Regioni e i Comuni, citati dal ministro Salvini come soggetti da coinvolgere, sono privati dei finanziamenti necessari per far fronte alle gravi situazioni di disagio abitativo (come gli enti stessi denunciano)” prosegue la nota. “Una condizione su cui grava l’aumento dell’inflazione, dei tassi di interesse, dei canoni di affitto. Per quest’anno, presso gli sportelli comunali non sarà possibile presentare domande per tale fondo, e le amministrazioni locali si troveranno a fronteggiare queste circostanze senza adeguati strumenti né risorse. Ci auguriamo che gli enti locali facciano sentire la loro voce e manifestino le loro difficoltà per far cambiare rotta alle politiche di questo governo”.