Nel Palazzo della Provincia di via Tasso, venerdì 21 ottobre, la Consigliera di parità della provincia di Bergamo, la Provincia e le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL hanno siglato un protocollo di intesa che sancisce la collaborazione reciproca in tema di pari opportunità e contrasto alla violenza, alle molestie e alle discriminazioni nei luoghi di lavoro.
Il ventaglio delle attività è molto ampio e va dal reperimento e dalla condivisione dei dati statistici alla divulgazione di materiale informativo, dalla promozione dello scambio di buone prassi attivate nei luoghi di lavoro fino alla presa in carico, accompagnamento e difesa delle persone vittime di molestie e/o violenze sul lavoro.
L’accordo dà il via alla costituzione di una rete che vede nelle organizzazioni sindacali un punto di riferimento imprescindibile nei luoghi di lavoro, nella Consigliera di parità - quale organismo tecnico istituzionalmente preposto al contrasto delle discriminazioni nei luoghi di lavoro - la presa in carico delle vittime di simili trattamenti, il coordinamento delle realtà territoriali deputate al contrasto alla violenza di genere (Centri antiviolenza, forze dell’ordine, istituzioni giudiziarie…), la promozione di azioni positive, nella Provincia il punto di raccordo con le associazioni del territorio e il supporto della rete dei servizi dei Centri per l’impiego.
L’accordo intende anche inaugurare un laboratorio di confronto permanente tra le parti firmatarie con funzioni di monitoraggio, di valutazione condivisa dei casi, di organizzazione congiunta di iniziative anche di tipo formativo.
Roberta Ribon, Consigliera di parità della Provincia di Bergamo: “La pratica di ascolto e accoglienza delle persone che vivono situazioni di discriminazione legate al genere nei luoghi di lavoro richiede un’attività di accurata presa in carico delle stesse che possa contare su buone prassi di gestione del caso, dentro una cornice di collaudata collaborazione tra tutti gli interlocutori, istituzionali e non, deputati al contrasto di tali fenomeni. L’Accordo sottoscritto oggi intende mettere a sistema competenze e professionalità esistenti così che ne sia agevolata non solo la collaborazione a più livelli, ma anche lo sforzo di approcciarsi ai casi concreti con un approccio integrato, soggetto a revisione periodica”.
Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo: “L’ufficio Pari opportunità della Provincia ha avviato nel 2020, sull’onda degli effetti della pandemia sul mercato del lavoro, la rete “Donne per il rilancio dell’economia bergamasca” coordinata dalla consigliera Romina Russo. Un importante luogo di osservazione e scambio tra le realtà territoriali che potrà facilitare la messa in rete di buone prassi e diffondere una cultura della prevenzione. Allo stesso tempo i nostri Centri per l’impiego sono in grado di mettere a disposizione i dati dell’Osservatorio oltre a costituire un punto di osservazione e di raccolta di segnalazioni in grado di supportare l’attività della Consigliera di parità”.
“Abbiamo lavorato a lungo per giungere a questo Protocollo e siamo pienamente soddisfatti del risultato. Innanzitutto siamo convinti che sarà strumento utile per far conoscere la figura della Consigliera di parità e l’importante ruolo che svolge. È un’opportunità preziosa da cogliere nei casi di discriminazione, molestie e violenze nei luoghi di lavoro” hanno commentato oggi Gianni Peracchi, segretario generale della CGIL di Bergamo, e Annalisa Colombo, che per la segreteria CGIL è delegata alle Politiche di Genere e Pari Opportunità. “L’accordo prevede il coinvolgimento, al di là dei promotori, di ulteriori soggetti quali la Provincia, i Centri per l’Impiego, la Direzione Territoriale del Lavoro e altri. Oltre ad indicare le modalità corrette di segnalazione di casi di discriminazione, il Protocollo avrà anche la funzione di promuovere azioni positive di prevenzione e contrasto dei fenomeni discriminatori nelle aziende del territorio. Come sindacato siamo chiamati e pronti a collaborare concretamente nei singoli casi che dovessimo intercettare negli uffici, nelle fabbriche, negli esercizi commerciali e nelle aziende in generale, ma importante sarà anche l’attività di raccolta e condivisione di dati utili ad avere un quadro generale provinciale per un’elaborazione efficace di proposte progettuali di azioni positive. Avremo anche un’attenzione particolare rispetto alle possibilità di introdurre questi temi nella contrattazione aziendale di secondo livello”.
Francesco Corna, segretario generale CISL Bergamo: “Da qualche anno, e spesso in buon anticipo sui tempi, la nostra organizzazione è impegnata in azioni di supporto e tutela delle lavoratrici e dei lavoratori vittime di molestie e discriminazioni di genere. Lo ha fatto appoggiando politiche condivise con le istituzioni e affrontando in modo autonomo iniziative capaci di creare spazi di ascolto e appoggio per lavoratrici che si sono trovate a dover fronteggiare situazioni spiacevoli o addirittura violente. Il fenomeno rimane comunque di difficile lettura e sempre più difficile resta per le lavoratrici uscire allo scoperto: denunciare l’abuso subito non è una scelta facile, spesso tormentata dalla paura di perdere il lavoro. Siamo fermamente convinti che un protocollo come quello che oggi firmiamo aiuti a vincere la diffidenza delle vittime, permettendoci di stare al loro fianco e affrontare insieme il difficile percorso per ristabilire il diritto ad un posto di lavoro dignitoso, dove anche la parità di trattamento e di opportunità all’interno di uffici e luoghi di lavoro diventi pratica condivisa e “normale”.
Rupy Mavi, referente del coordinamento pari opportunità UIL Bergamo: “Le trasformazioni che interessano il mondo del lavoro e non, avvenute, soprattutto, negli ultimi anni – si veda la situazione pandemica, la guerra in Ucraina e i suoi effetti sul mercato – le dimissioni al femminile, l’abbandono del mondo del lavoro per cause come la maternità – sono solo alcuni elementi essenziali per valutare la situazione delle donne del mondo del lavoro, che rimane ancora critica. Il protocollo sottoscritto nell’odierna giornata è il risultato di un lavoro che vede una collaborazione solida tra vari enti del territorio al fine di ridurre il gap creato nel mondo del lavoro in materia di Pari Opportunità. Questo segna l’inizio di un progetto che vedrà le parti coinvolte con il massimo impegno, attraverso la collaborazione reciproca, al fine della prevenzione e contrasto di situazioni critiche del mondo del lavoro”.