Lavoro

Mercato del Lavoro: III Trimestre 2020 - L'analisi

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La Provincia di Bergamo (“Osservatorio del Territorio e del Lavoro”) ha pubblicato oggi il report sul terzo trimestre 2020, un rapporto completo e analitico che approfondisce anche aspetti spesso trascurati come le dinamiche occupazionali di partite IVA, delle specificità del lavoro femminile, delle tipologie di cessazioni, inoltre il rapporto è corredato da un ampio Allegato statistico che costituisce un indispensabile strumento per la programmazione delle attività di formazione professionale e formazione continua e per orientare le politiche sociali nel territorio.

Ecco una breve sintesi del Rapporto, ma è senz’altro consigliabile una lettura diretta del testo.

  • Col terzo trimestre si interrompe la risalita dal crollo dei mesi di lockdown primaverile. Solo il blocco dei licenziamenti e la ricorrente nomina di migliaia di supplenti nelle scuole, a settembre/ottobre, arginano la caduta del saldo avviamenti/cessazioni (-3.456 su base annua).
  • Una boccata d’ossigeno è venuta più che dagli avviamenti (diminuiti dell’11,8%) dalle cessazioni (diminuite del 15,8%). Meno cessazioni significa un miglior saldo.
  • Rispetto al secondo trimestre, si attenua il calo delle assunzioni, in tutte le tipologie contrattuali: apprendistato -22,5% (contro il -57,8% del secondo trimestre), tempo determinato -6,4% (contro il 36,6% del 2° Tr), somministrazione -19,8% (contro il 44,3%), tempo indeterminato -16,8 (contro il 41,5%)
  • Per quanto riguarda le cessazioni, da notare la alta diminuzione (-16,1%) nei contratti a tempo determinato, dovuta alla maggiore elasticità concessa alle proroghe e alla cancellazione, fino al 31/12, dell’obbligo di causale.
  • Il Rapporto fa notare (pag. 7) la diversa e opposta dinamica nel numero di avviamenti tra tempo determinato e tempo indeterminato, dovuta certamente anche al ciclo economico, ma soprattutto ai provvedimenti di agevolazione contributiva per le assunzioni.
  • I provvedimenti normativi adottati stanno anche all’origine della frenata del lavoro in somministrazione (a partire dal 3° trimestre 2018, con le norme del “Decreto dignità”).
  • Per quanto riguarda le ricadute sui vari settori produttivi, il Rapporto pubblica un illuminante grafico (a pag. 9) articolato secondo i codici ATECO: bene i vari settori legati alle costruzioni, bene l’agricoltura, bene il lavoro domestico (vedi sanatoria), bene i settori ad alta tecnologia (ingegneria, consulenza informatica), male e molto male i servizi di ristorazione, servizi di supporto alle imprese, attività sportive e di divertimento e poi vari altri settori anche industriali (gomma e materie plastiche, industrie tessili).
  • Da notare che, rispetto alle caratteristiche professionali delle assunzioni, “le variazioni su base annua a fine settembre 2020, risultano in crescita tendenziale per le sole professioni non qualificate”; dinamica confermata anche per l’occupazione dei lavoratori stranieri, particolarmente impiegati nelle “mansioni poco qualificate ma essenziali” (pag. 10-11).
  • Nota particolarmente dolente è la perdita di posizioni lavorative femminili (-2.406), doppia rispetto a quelle maschili (-1.122), in una provincia che già può vantare il più basso tasso di occupazione femminile in Lombardia.
  • Il calo di occupazione femminile si riflette anche nella diminuzione, che inverte un ciclo che durava da anni, del lavoro part time.

Se si va al di là del trovare rimedi per l’esistente (sostegni economici per chi è in difficoltà) è necessario pensare per tempo ai rilevanti spostamenti di personale che avverranno nei prossimi anni, tra settori in costante se non progressiva difficoltà, e settori in sviluppo e crescita dovuti proprio alle debolezze evidenziate dalla pandemia: saranno in crescita i trasporti di persone e di cose, le tecnologie informatiche, le costruzioni (moltissime abitazioni si sono rivelate del tutto inadeguate ad ospitare famiglie in lockdown), i servizi sanitari e sociosanitari, scuola e formazione professionale. Non si deve perdere altro tempo nel progettare e avviare percorsi formativi che favoriscano la ricollocazione e la nuova occupazione.

ALLEGATI:

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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