Buongiorno a tutti, mi chiamo Massimiliano e dal 2004 sono iscritto a NIdiL in qualità di Lavoratore Autonomo.
Da iscritto ho sempre partecipato attivamente alla vita del sindacato e da qualche mese NIdiL mi ha affidato il Progetto “Tutela e Rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori autonomi” che qui voglio condividere con voi -con la speranza di raccogliere spunti, critiche e magari anche la voglia di partecipare da parte di qualcuno di voi.
Come avrete notato da molti anni la CGIL attraverso NIdiL sta investendo per cercare di dare sempre più rappresentanza al lavoro autonomo.
A oggi chi è iscritto, o anche chi è “solamente” passato dai nostri uffici per avere informazioni in merito ha trovato nei colleghi Paola e Francesco competenza e professionalità, come anche chi ha deciso di tenere la contabilità direttamente qui da noi tramite Nicoletta, Sara e Jessica.
Il forte desiderio della Camera del Lavoro di Bergamo di investire ancor di più sulla rappresentanza del lavoro autonomo ha dato vita a questo nuovo progetto con appunto l’inserimento anche della mia figura.
La rappresentanza del lavoro autonomo
Ma cosa intendiamo esattamente per rappresentanza se a oggi quando mi sono rivolto/a a NIdiL ho sempre trovato tutto quello che cercavo?
Dare rappresentanza al lavoro autonomo significa far sentire unitariamente la nostra Voce in quanto lavoratori spesso trattati in modo “diverso”.
Quante volte, solo per esempio, ci siamo chiesti:
- ma perché quando “sono a casa” in infortuni/malattia non ho un adeguato riconoscimento economico da parte dello Stato?
- Ma perché nonostante le tante ore lavorate quotidianamente quando a fine anno faccio il bilancio il mio reddito è sempre così basso rispetto alle aspettative?
- Ma perché in caso di un considerevole calo di fatturato a causa di una delle tante possibili vicissitudini lavorative o di vita non ho un adeguato sostegno al reddito, una sorta di indennità di disoccupazione come i lavoratori dipendenti?
- Ma perché quando mi attivo per una verifica contributiva vedo che l'importo futuro della mia pensione non mi permetterà di sopravvivere nonostante le tante energie profuse quotidianamente nel mio lavoro?
- Ma perché non posso versare le tasse e i contributi in modo più “omogeneo”, per esempio con un forfait prestabilito su ogni fattura e con un conguaglio finale anziché doverle versare tutte insieme solo in alcuni mesi con tutto quel che ciò comporta?
- Etc, etc, etc...
Dare rappresentanza, darci rappresentanza, significa interloquire con chi di dovere (il Legislatore, i vari Enti chiamati in causa, ma anche le varie Istituzioni/Associazioni per cui “emettiamo fattura”) perché attraverso una sola Voce che parla all'unisono si abbia la forza di fare emergere i tanti problemi che ci affliggono e trovare una soluzione ad essi.
Il nostro mondo è talmente frastagliato e disomogeneo che a volte è difficile avere una rappresentanza univoca ed incalzante, ma, penso, sia soprattutto e solo un problema dato dalla modalità stessa in cui svolgiamo nostro lavoro; ognuno “corre dietro” al suo/i committente/i al suo/i cliente/i in luoghi e tempi diversi, manca proprio la possibilità di un contatto tra di noi per discutere e proporre soluzioni a quelli che sono, comunque, problemi comuni.
La CGIL attraverso la “Carta dei Diritti Universali del Lavoro” vuole, in nome di un principio di uguaglianza tra i lavoratori, superare la distinzione fra lavoratori tutelati e lavoratori privi, o quasi, di ogni garanzia.
In merito a ciò NIdiL CGIL a livello Nazionale nel 2020 ha dato vita al primo Forum Nazionale delle Parte Iva a cui ho avuto il privilegio di poter partecipare.
Il forum, per focalizzare meglio tutta la disciplina, ha dato vita a 3 gruppi di lavoro (Tutele e Welfare – Fisco- Rappresentanza) che hanno prodotto un lungo documento d'analisi che raccoglie tutte le problematiche che la nostra condizione lavorativa attraversa e che si sta sostanziando -proprio in questi giorni- in una Piattaforma Rivendicativa.
Come si può capire l'impresa è Eccezionale! Come una qualsiasi altra Categoria di Lavoratori stiamo elaborando tutti insieme, collettivamente, una serie di rivendicazioni perché finalmente a livello nazionale si senta forte e chiara la nostra Voce, con l'obbiettivo che venga finalmente data una risposta compiuta alle nostre esigenze, ai nostri bisogni.
Il prossimo passo sarà quindi quello di chiamare tutti i Lavoratori Autonomi attraverso delle assemblee che organizzeremo sul territorio a “dire la loro” in merito a questa Piattaforma Rivendicativa; raccoglieremo le eventuali nuove proposte, critiche, dubbi, perplessità e così attraverso la partecipazione di ognuno formuleremo la versione definitiva che diventerà il testo su cui lavoreremo per migliorare le nostre condizioni di lavoro.
Questo progetto, quindi, parte con già un lavoro importante alle spalle.
I prossimi passi saranno poi spesi per mettere a fuoco le tutele a oggi già esistenti messe in campo dal Jobs Act dei Lavoratori Autonomi nel 2017. Dal questionario del 2020 emerse che molti lavoratori autonomi non ne erano neppure a conoscenza e, dal mio percepito, la situazione non mi sembra sia cambiata di molto.
Un'ultima precisazione, per Lavoratori Autonomi intendiamo lavoratori che non abbiano altri lavoratori alle proprie dipendenze e chi nel proprio lavoro è genuinamente autonomo, se invece siete stati costretti ad aprire Partita IVA per poi svolgere il vostro lavoro con modalità da lavoratore dipendente il consiglio è quello di contattarci, valuteremo tutti gli strumenti necessari perché possiate essere ricompresi nel lavoro subordinato.
Nessun lavoro senza diritti e tutele. INSIEME si può