“Molte linee produttive si sono fermate soprattutto nelle aziende di grandi dimensioni. L’adesione è stata alta tra gli operai, la loro risposta è stata chiara”: così Andrea Agazzi, segretario generale della FIOM-CGIL di Bergamo, ha commentato la buona riuscita dello sciopero del 26 ottobre nelle aziende metalmeccaniche di tutta la provincia. L’astensione dal lavoro era stata proclamata il 20 ottobre da FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL, poche ore dopo l’ennesima morte avvenuta al lavoro, quella di un operaio di 55 anni, Giordano Alborghetti, alla MF Acciai di Pontida.
Ecco di seguito le percentuali di adesione dei reparti produttivi di alcune tra le più significative aziende metalmeccaniche del territorio:
Pneumax di Lurano, officine 100%
Siac di Pontirolo Nuovo, 100%
Regal Rexnord di Ciserano, 100%
Exide di Romano di Lombardia 90%
Same di Treviglio, 85%
Evoca di Valbrembo, 85%
FBM Hudson di Terno d’Isola, 85%
Marcegaglia di Boltiere, 80%
Gruppo Mazzucconi di Ambivere e Ponte San Pietro, 80%
Tenaris-Dalmine, 70% (buona parte degli impianti fermi)
“Incrociando le braccia, i lavoratori hanno manifestato la loro esasperazione di fronte alla lunga lista di morti nelle aziende” ha aggiunto Agazzi. “Lo ripetiamo: siamo stanchi di sentire pronunciare parole di cordoglio che suonano sempre più vuote. Non si può più considerare solo una tragica fatalità il numero impressionante di infortuni gravi e mortali a cui stiamo assistendo. Crediamo, invece, si tratti della diretta conseguenza di una mancanza di investimenti organizzativi e tecnici volti alla sicurezza dei lavoratori, oltre che di una carenza degli organici ispettivi che dovrebbero controllare il rispetto delle norme”.