Infortunio mortale alla Zanetti di Lallio, Guerinoni, FILCAMS–CGIL: “A gennaio avevamo presentato segnalazione scritta per il rischio proprio lungo quel percorso”

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“Una profonda amarezza e un dolore grande” così la FILCAMS-CGIL di Bergamo commenta l’infortunio mortale di martedì 8 agosto, costato la vita a un operaio della Zanetti Formaggi, travolto da un camion che stava ripartendo dall’azienda.
Proprio il forte rischio di venire travolti era stato segnalato, per iscritto, lo scorso gennaio alla direzione della Zanetti dal Rappresentante dei lavoratori alla Sicurezza (RLS) della FILCAMS-CGIL. La nota sindacale puntava il dito contro le criticità della movimentazione dei mezzi e contro il fatto che i lavoratori fossero costretti a transitare per 3 passi carrai per raggiungere l’unico tornello di uscita.

“Il 24 gennaio il nostro RLS aveva presentato una segnalazione scritta sul rischio rilevato proprio in quell’area. Poi erano seguiti alcuni incontri con l’azienda. Si sapeva di quella criticità. Eppure oggi un operaio è morto” ha commentato dal luogo dell’infortunio Cristina Guerinoni della FILCAMS-CGIL Bergamo. “Avevamo ottenuto risposta dalla Zanetti, ma poco è cambiato. L’unico accorgimento che andava adottato sarebbe stato quello di assistere l’arrivo o la ripartenza dei camion da parte di un operatore a terra, perché parte del camminamento pedonale risulta non visibile dall’abitacolo dei mezzi. Noi avevamo anche invitato l’azienda a valutare una nuova uscita e un nuovo tornello al cancello vicino al capannone ‘CDF’ accorciando di molto il percorso e i varchi attraversati dai lavoratori”.

Nella segnalazione di gennaio si legge: “Il percorso attualmente indicato ed evidenziato tramite segnaletica orizzontale posta a terra non risulta essere il più sicuro per i dipendenti che provengono dalla strutture ‘CDF’, in quanto essi devono attraversare per più volte, sia in andata che in fase di ritorno, gli attraversamenti pedonali posti presso i cancelli carrai in prossimità dei quali transitano spesso camion, macchine, motorini e biciclette, per poter poi raggiungere la zona dei parcheggi. Si sottolinea infatti come talvolta sia già accaduto che alcuni dipendenti rischiassero di essere travolti dalle vetture in entrata e in uscita”.

“Ci risulta – prosegue Cristina Guerinoni – che le strisce pedonali spesso siano coperte dai camion perché in uscita dal tunnel di carico e scarico, per riuscire a chiudere i portelloni, i mezzi si fermano più avanti di quanto dovrebbero. Non c’è abbastanza spazio”.

La FILCAMS-CGIL, anche con il suo segretario generale Nicholas Pezzè, manifesta tutta la “propria vicinanza e presenta le condoglianze alla famiglia del lavoratore scomparso. All’azienda il sindacato chiede un incontro urgente, non appena tutti i dettagli della dinamica dell’infortunio saranno chiariti”.
Intanto, per venerdì, dalle 14.30 alle 16.30, è convocata un’assemblea con i lavoratori.

Via Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo (BG)

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